I Rolling Stones nascono a Londra esattamente 60 anni fa, e dopo più di mezzo secolo la loro magia continua a rinnovarsi di tappa in tappa, di città in città, nel tour "Sixty" che celebra in Europa una carriera tanto lunga quanto fortunata.
E' il 12 luglio del 1962 quando gli Stones vanno in scena per la prima volta. Al Marquee Club londinese suona il musicista blues Alexis Korner con la sua band, ma quella sera ha un altro impegno: deve prendere parte a una registrazione tv della BBC. Così chiede a Brian Jones e al suo gruppo di sostituirlo. Per quella serata lo stesso Jones decide che il gruppo salirà sul palco come "Rollin' Stones": un nome scelto in omaggio all'omonima canzone di Muddy Waters, e che da lì in poi segnerà la storia della musica su scala globale.
Il loro percorso è costellato da una lunga scia di successi che gli Stones in queste settimane stanno riportando negli stadi, per nuovi e vecchi fan, nel tour che celebra i 60 anni di attività. Da "Gimme Shelter" a "Paint It Black", da "Jumpin' Jack Flash" a "Tumbling Dice" e "Start Me Up", passando per l'immortale "(I Can't Get No) Satisfaction". Sono solo alcuni dei cavalli di battaglia immancabili nel tour "Sixty": 14 concerti in 10 città europee, contraddistinti anche da una nuova versione della iconica lingua dei Rolling Stones creata appositamente per il tour dal pluripremiato designer britannico Mark Norton.
Rolling Stones, in 57 mila a San Siro per il loro ritorno
Partito da Madrid, il tour è arrivato in Italia, a Milano, il 21 giugno scorso, e si concluderà a Stoccolma a fine luglio. "Sixty" segue il successo del precedente tour internazionale "No Filter" degli Stones, che ha registrato record di incassi negli Usa e ha visto la band nell'autunno 2021 fare il sold out con più di mezzo milione di biglietti venduti negli Stati Uniti.
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