A Skopje ieri sera ultima tappa del
"Balkangiro", che ha visto Vinicio Capossela, cantautore,
polistrumentista e scrittore italiano, esibirsi a Belgrado il 2
novembre, il 4 a Scutari, il 6 a Tirana, e l'8 a Peja. Il
concerto in Macedonia del Nord, organizzato al Museo della Lotta
Macedone grazie al sostegno dell'Ambasciata d'Italia e
dell'Istituto di Cultura (IIC) di Belgrado, ha avuto un
grandissimo successo di pubblico di ogni età, facendo registrare
il tutto esaurito con alcuni giorni di anticipo.
Capossela ha dimostrato ancora una volta una grande capacità di
gestire lo spettacolo, oltre che una rara sensibilità per questa
regione geografica e per la sua storia. Dopo il periodo di
isolamento dovuto alla pandemia, il suo repertorio, che richiama
molti elementi delle sonorità di quest'area - ma anche
dell'opera italiana, dello swing, del rock, del dionisiaco
mediterraneo, ha infiammato le oltre 250 persone presenti, che
hanno potuto apprezzare anche l'affiatato gruppo di strumentisti
che lo accompagnava: Victor Herrero (chitarre) Andrea Lamacchia
(contrabbasso), Giovannangelo De Gennaro (viella e aulofoni) e
Vincenzo Vasi (theremin, percussioni).
Il viaggio di Capossela, 26 anni dopo il suo primo tour nei
Balcani occidentali, ha confermato ancora una volta la
camaleontica genialità del cantautore e scrittore italiano,
punto di riferimento sulla scena musicale italiana, e non solo.
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