/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scala: Chailly difende l'opera russa, non è propaganda per Putin

Scala: Chailly difende l'opera russa, non è propaganda per Putin

Arte non deve pagare scempio di ciò che avviene dal 24 febbraio

MILANO, 12 novembre 2022, 09:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Siamo tutti con l'Ucraina in attesa che il conflitto termini, ma la politica e le sue conseguenze non possono essere coercitive per la cultura". Così il direttore musicale Riccardo Chailly, nelle parole riportate da 'la Repubblica', risponde al console ucraino a Milano Adrii Kartysh, che ha scritto al sovrintendente della Scala Dominique Meyer, al sindaco Giuseppe Sala e al presidente della Regione Attilio Fontana per chiedere loro di non aprire la stagione della Scala il prossimo 7 dicembre con un'opera russa, cioè Boris Godunov di Modest Musorgskij.
    "Puskin e Musorgskij - dice Chailly, che sarà sul podio del Piermarini per l'inaugurazione della stagione lirica - sono elementi che hanno creato l'arte e la musica dell'Ottocento.
    Toccare loro sarebbe come farlo con Dante o Shakespeare. Il Boris Godunov è un'opera che racconta di un personaggio che per l'omicidio commesso per arrivare al potere pagherà un prezzo prima con la follia e poi con la morte. Quando si vedrà lo spettacolo, con l'interessante regia di Kasper Holten, ci si renderà conto che non c'è alcuna propaganda per Putin".
    "A un mese dall'inizio della guerra - ricorda Chailly dalle pagine del Corriere della Sera - con cento musicisti e un cast internazionale siamo saliti sul palco per esprimere la partecipazione del teatro in difesa dell'Ucraina. Il 4 aprile abbiamo diretto lo "Stabat Mater" di Rossini e quell'Amen, In sempiterna saecula fu il grido di dolore milanese contro la guerra. Una serata senza onorario e con i fondi raccolti (380 mila euro ndr) a favore dei profughi ucraini. Togliere dall'ascolto un capolavoro, che finisce con follia e morte dello zar, è penalizzare la cultura. L'idea è di collegare "Macbeth" con "Boris", legandoli all'abuso del potere che consuma e porta alla follia. Vogliamo abolire Shakespeare? A gennaio eseguiremo Ciaikovskij, poi un concerto per i 70 anni della morte di Prokofiev, genio ucraino. C'è mancanza di obiettività rispetto all'arte. L'arte non deve pagare lo scempio di quello che avviene dal 24 febbraio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza