"Io vorrei occuparmi di musica,
quello che so bene. Vorrei divulgare". E "innanzitutto voglio
mettere la musica nel Codice dei beni culturali, perché non
esiste per adesso: qualunque operazione si voglia fare bisogna
partire dall'inserire la musica come materia di tutela artistica
del patrimonio italiano. Da lì si parte: è dal 2004 che non si
aggiorna il Codice. Questo potrei farlo". Lo ha detto all'ANSA
il cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, riflettendo su un
suo possibile ruolo istituzionale, a margine dell'inaugurazione
della mostra 'Jo Endoro. Il miracolo della scultura ovvero Being
Nothingness' a Milano.
Il sottosegretario della Cultura, Vittorio Sgarbi, "mi
proporrà come opera d'arte vivente, è la prima volta, dice che è
un modello giapponese" ha scherzato. "Al di là che sia io o no,
è importante che l'artista vivente sia tutelato. Perché un Paese
che ha degli artisti funzionali, che sono valorizzati, è un
Paese forte". È importante, per Morgan, che ci sia qualcuno che
pensi anche "agli artisti vivi e non solo agli artisti morti".
Il musicista si è detto disponibile anche per un ruolo in
collaborazione con il ministero dell'Università. "La cultura
prende molti settori, non solo il ministero della Cultura, e
soprattutto il ministero dell'Università e dell'Istruzione, è da
lì che parte il viaggio culturale dell'individuo" ha concluso.
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