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A Natale è tempo di cover

A Natale è tempo di cover

Natale è quando “All I Want For Christmas” di Mariah Carey torna in testa alla classifica.

17 dicembre 2022, 15:20

di Paolo Biamonte

ANSACheck

MUSICA: MARIAH CAREY N. 1 CON ALL WANT FOR CHRISTMAS © ANSA/EPA

MUSICA: MARIAH CAREY N. 1 CON ALL WANT FOR CHRISTMAS © ANSA/EPA
MUSICA: MARIAH CAREY N. 1 CON ALL WANT FOR CHRISTMAS © ANSA/EPA

Natale è quando “All I Want For Christmas” di Mariah Carey torna in testa alla classifica. Un riflesso pavloviano del mercato, inevitabile come l’ansia per i regali.

Da anni è diventata la “canzone natalizia”, quasi più di “White Christmas” nella versione di Bing Crosby che, con oltre 50 milioni di copie, resta il singolo più venduto della storia.

Le canzoni di Natale sono un mondo a parte nell’universo musicale: il Christmas Album è un’invenzione tutta americana che, un po’ come il Country, in Italia ha attecchito poco: lo specialista italiano è Andrea Bocelli che però ha un mercato internazionale. Detto questo sono pochi gli artisti di ogni genere che sono sfuggiti alla malia delle canzoni di Natale: nel 2009 c’è cascato perfino Bob Dylan con “Christmas In The Heart”, un album i cui incassi sono andati in beneficienza.

 

Ma tra i più improbabili nomi della lista ci sono i Guns n Roses che hanno firmato una cover super heavy di “White Christmas”; i Ramones che nel 1989 hanno perfino scalato qualche bpm per “Merry Christmas: I don’t Want To Fight Tonight”, una canzone per una volta piena di dolci pensieri scritta da Joey Ramone; gli Iron Maiden inevitabilmente schitarranti con una cover di “Another Rock and Roll Christmas” di Gary Glitter; i Twisted Sister, altra band Heavy Metal che ha riletto un classico come “Oh Come All Ye Faithful”.

 

Ci sono poi gruppi che producono brani ad ogni Natale come i Killer, e band come i Train che con “Shake Up Christmas”, complice un celebre spot della Coca Cola, hanno messo a segno una super hit mondiale.

 

 

Dopo che l’anno scorso Ed Sheeran ed Elton John hanno fatto irruzione su questo mercato con la fortunatissima “Merry Christmas”, quest’anno la lista infinita si è arricchita di qualche new entry interessante: i riformati Backstreet Boys hanno inciso “A Very Backstreet Album”, una raccolta di classici tipo “White Christmas” e “Silent Night” con tre inediti, il già citato Andrea Bocelli, Alicia Keys che, anche in veste di produttrice, ha realizzato “Santa Baby”, con undici brani tradizionali e quattro inediti, Joss Stone, al suo primo titolo natalizio, e soprattutto She and Him, lo scicchissimo duo formato da Zooey Deschanel e da M Ward che di album natalizi ne ha realizzati due, uno più elegante dell’altro. Per chi invece vuole giocare sul sicuro con le proprie playlist restano i super classici: Bing Crosby e “White Christmas”, Frank Sinatra e “Let It Snow!Let It Snow! Leti It Snow!”, i Wham con “Last Christmas”, Bruce Springsteen con “Santa Claus Is Coming To Town”, “A Special Gift For You” di Phil Spector, il da poco ripubblicato “Louis Wishes You a Cool Yule” di Louis Armstrong, che di album natalizi ne ha incise diversi, soprattutto uno insieme ad Ella Fitzgerald, “Ella & Louis Christmas”.

 

 

Per quelli invece che hanno una visione e un’attitudine diversa dal buonismo natalizio ci sono da ascoltare, lontano dai bambini, “Fairytale of New York” di Shaine McGowan dei Pogues, il cui protagonista è un alcolizzato che passa la notte del 24 in una cella di New York (Nick Cave la considera la più grande canzone natalizia mai scritta), “Christmas With Satan” di Jack White dove anziché con Santa la notte viene passata con Satan, “Father Christmas” dei Kinks dove un malcapitato Babbo Natale viene picchiato da una gang giovanile per ricordargli che i regali non piacciono solo ai bambini ricchi. In ultimo il super classico “Il Natale del tossicomane” di William Burroughs, da ascoltare con la sua voce cavernosa e l’accompagnamento dei Disposable Heroes of Hiphoprisy nell’imperdibile “Spare Ass Annie and Other Tales”.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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