Una chiesa del Sacro Cuore gremita come non mai ha dato l'ultimo saluto a Luca Bergia, storico batterista dei Marlene Kuntz, trovato morto giovedì scorso nella sua abitazione di Cuneo.
C'erano insieme ai familiari decine di amici, i fan, molti giovanissimi che lo avevano conosciuto come docente di scuola.
Anche Cristiano Godano, l'amico di sempre, voce della band il cui nucleo originario era stato costituito nel 1988 proprio da Bergia e dal chitarrista Riccardo Tesio: "Tu mi cercasti e mi prendesti con ostinazione. Se i Marlene sono nati è proprio per questa tua ostinazione" ha ricordato Godano in lunga lettera al collega scomparso, letta di fronte ai presenti. "Sei stato un batterista enorme, inventivo, musicale, originalissimo nel panorama italiano" ha detto di lui il frontman, menzionando gli attestati di stima giunti in questi giorni, tra cui quello del batterista di Pj Harvey, Rob Ellis, e di Samuel Romano dei Subsonica. Godano ha ricordato come grazie a Bergia fosse nata la collaborazione con Nick Cave e ha ripercorso numerosi episodi vissuti insieme: "Credo che il tuo modo di suonare abbia influenzato tantissimi giovani batteristi della nostra generazione e per molti di loro tu eri un eroe".
Bergia aveva rinunciato due anni fa a proseguire l'attività nella band, a causa di problemi personali: "Abbiamo sempre voluto sperare - ha detto Godano - che la tua volontà e il tuo carattere ti avrebbero un giorno permesso di ritrovare la forza e la determinazione per tornare con noi, nel posto che ti competeva".
Stasera i Marlene Kuntz suoneranno al teatro "Magda Olivero" di Saluzzo. Un live già annunciato, che il gruppo ha scelto di non annullare e di dedicare invece all'amico scomparso.
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