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La Scala commissiona un'opera sul Nome della rosa

La Scala commissiona un'opera sul Nome della rosa

Con l'Opéra di Parigi e il Carlo Felice. Regia a Michieletto

MILANO, 19 maggio 2023, 19:38

di Bianca Maria Manfredi

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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MILANO - C'è già la data del debutto: il 27 aprile 2025 al teatro alla Scala di Milano andrà in scena l'opera Il nome della rosa, basata sul romanzo di Umberto Eco. Il teatro, insieme all'Opéra di Parigi e al Carlo Felice di Genova e con il sostegno della Siae, ha commissionato il lavoro al compositore pisano Francesco Filidei, mentre la regia è stata affidata a Damiano Michieletto e la direzione a Ingo Metzmacher, maestro di fama internazionale specialista del repertorio contemporaneo. "Questa - ha spiegato alla presentazione il sovrintendente milanese Dominique Meyer - è un'opera importantissima. Non vogliamo solo fare una bella serata, ma un evento". Anzi un doppio evento, visto che dell'opera vengono preparate due versioni, una in italiano e una in francese, come accaduto in passato per grandi composizioni come Don Carlo e Don Carlos di Giuseppe Verdi. Per questo al libretto con Filidei lavorano Stefano Busellato e Pierre Senges oltre ai drammaturghi Hannah Duebingen e Carlo Pernigotti. È nata nell'estate del 2020 l'idea di commissionare a un compositore italiano un'opera. E la scelta è caduta su Filidei, che con la Scala non aveva ancora collaborato e che nel curriculum ha già due opere, Giordano Bruno e Inondation, ha spiegato Meyer, che ha voluto riconoscere il lavoro fatto dal coordinatore artistico della Scala André Comploi. Risposta indiretta a chi per il futuro pensa che oltre un sovrintendente servirà anche un direttore artistico al Piermarini. "Diventerà un sovrintendente importante. Ha quarant'anni e sa tutto" ha pronosticato. È stato al secondo incontro che Filidei - a cui sarà dedicata l'edizione 2025 del festival Milano Musica - ha proposto Il nome della rosa, opera insieme italiana ed europea, con cui ha un legame particolare e non solo perché da bambino faceva il chierichetto nella chiesa dove Eco fa incontrare i due protagonisti principali Adso da Melk (nell'opera parte femminile en travesti) e Guglielmo da Baskerville. "L'impresa è mastodontica" ha ammesso. E lui l'ha affrontata pensando a cosa avrebbe fatto Eco. Nelle note scritte per Alfabeta, aveva detto che il suo romanzo "aveva il ritmo di un'opera buffa con lunghi recitativi e ampie arie". E questo ha fatto Filidei che, come Eco nella scrittura e Mahler nella musica, ha deciso di inserire citazioni. E anche la struttura dell'opera in due tempi della durata di circa tre ore è precisa: 12 stanze per ogni atto, ciascuna con un colore armonico, che sale e scende a disegnare una rosa. Non è questa la sola nuova commissione della Scala, che ha affidato a Silvia Colasanti un'opera per bambini su Anna Achmatova con il libretto del romanziere Paolo Nori, e nella stagione 2025-26 ha in programma una nuova opera di Luca Francesconi. Se non cambierà la legge, con il nuovo decreto che mette il limite di 70 anni per i sovrintendenti, anche stranieri, Meyer non sarà più alla guida della Scala, così come non sarà al Carlo Felice Carlo Orazi, che oggi era presente all'incontro: "Ci conosciamo da tanto - ha ironizzato il manager francese -. Come avete letto dai giornali siamo vecchi: io non me ne ero accorto".

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