Il palcoscenico è di quelli
importanti. E la soddisfazione non si può certo nascondere. Ai
suoi 41 anni, e dopo esser già passato da piazze prestigiose
dell'opera come Parigi, Londra, San Pietroburgo o Napoli, il
direttore d'orchestra italiano Giacomo Sagripanti è ora pronto a
debuttare al Teatro Real di Madrid: dal 31 maggio al 12 giugno
sarà infatti in scena con una nuova produzione del Turco in
Italia, dramma buffo di Gioachino Rossini datato 1814.
"Questo è un teatro di prim'ordine", dice il maestro in
un'intervista rilasciata all'ANSA, "è l'ambiente ideale".
Dichiarato Miglior direttore giovane agli Opera Awards nel 2016,
Sagripanti (Giulianova, 1982) è considerato uno dei più
promettenti maestri in via d'affermazione. E già da diversi anni
è abituato a spaziare con la sua musica in lungo e in largo per
l'Europa. "Il 90% del mio lavoro è all'estero", spiega, "ma non
è una scelta, è semplicemente per come si è sviluppata la mia
carriera". Dopo gli esordi tra Italia e Germania, ora vive a
Praga insieme alla moglie, anche lei professionista della
lirica, e due figlie. Attualmente ricopre l'incarico di
direttore principale della Tbilisi State Opera (Georgia) e ne
sta portando a termine uno analogo alla Fondazione Teatro
Petruzzelli di Bari, impegni che concilia con collaborazioni in
diversi altri teatri.
Il maestro italiano ha già calcato altre volte palcoscenici
operistici in Spagna. Ma andare in scena al Real di Madrid, un
teatro "molto cresciuto negli ultimi tempi", rappresenta
un'occasione speciale. "C'è un'équipe formidabile, si lavora
benissimo, c'è grandissima professionalità", spiega. In base
alle esperienze iberiche del passato, l'aspettativa è di un
"pubblico agguerrito" e partecipe. "L'opera qui è molto
sentita... Il pubblico conosce cantanti e titoli".
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