"Una cosa è la politica, altra
cosa è l'arte: le mie scelte musicali non tengono conto della
'cancel culture' degli ultimi tempi". La direttrice d'orchestra
Beatrice Venezi parla così della scelta di omaggiare Čajkovskij
nella serata inaugurale di 'Musica per la città 2023/24', la
rassegna che, all'Aquila, vede per protagonisti i Solisti
Aquilani. Appuntamento domani, mercoledì 25 ottobre (ore 18)
all'Auditorium del Parco.
Di Čajkovskij sarà eseguita la Serenata opera 84 che può
essere considerata un capolavoro non solo nell'ambito della sua
produzione, ma di tutto il repertorio per orchestra d'archi. In
repertorio anche alcune sinfonie di Felix Mendelssohn Bartholdy.
"Mi capita di valorizzare repertori che attengono alla
tradizione russa - spiega all'ANSA Venezi -. Con la guerra sul
fronte russo-ucraino hanno cercato di mettere da parte
scrittori, registi e musicisti russi, una scelta che trovo a dir
poco ridicola, se pensiamo che si parla di autori che hanno
vissuto 150 anni fa e che nulla hanno a che vedere con la
situazione attuale".
Il concerto di domani arriva dopo il successo della stagione
estiva 2023 contrassegnato da diversi appuntamenti, a cominciare
dal progetto 'Io ti veglierò. Io ti proteggerò - D'Annunzio, le
donne, dalla vita all'arte' che è stato presentato a Taormina, a
Gardone Riviera e, naturalmente, nel capoluogo durante la
stagione Cantieri dell'Immaginario.
Un'iniziativa che ha visto l'orchestra collaborare con il
Teatro stabile d'Abruzzo, con la presenza sul palco anche del
direttore artistico del Tsa, Giorgio Pasotti. Una produzione dei
Solisti Aquilani, con la direzione artistica di Maurizio
Cocciolito, nell'ambito di una collaborazione inedita tra
L'Aquila, il Consiglio regionale dell'Abruzzo, Taormina Arte e
il Vittoriale.
"Con i Solisti Aquilani - sottolinea Venezi - abbiamo una
collaborazione nel segno della leggerezza, e parlo di leggerezza
calviniana', ma anche di profondità. Grazie a loro ho scoperto
le meraviglie di questa regione, dalle sue storie ai suoi
paesaggi".
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