Il nome di Teodor Currentzis è il
primo a spiccare tra i tanti che popolano il 43/o cartellone del
Bologna Festival: l'osannato ma controverso direttore greco sarà
per la prima volta a Bologna all'Auditorium Manzoni il 18 marzo
con la sua musicAeternum Orchestra col Requiem di Mozart
attorniato, senza soluzione di continuità, da altri brani che il
maestro non ha però voluto rivelare. Come già annunciato, il
Festival avrà un'anteprima il 5 febbraio con la Filarmonica
della Scala diretta da Myung-Whun Chung nella Quinta di Mahler
in una serata benefica dedicata anche ai dieci anni dalla
scomparsa di Claudio Abbado. Fil-ruoge del nuovo Bologna
Festival sarà come sempre il pianoforte con due giovani
interpreti: Alexander Kantorow (vincitore del Concorso
Ciajkovskij) il 9/4 e Bruce Liu (vincitore dello Chopin) il
30/4. Tocca poi a due mostri sacri della tastiera come Andras
Schiff ed Emanuel Ax che arriveranno invece con orchestra: il
primo il 7 maggio con la Cappella Andrea Barca (da lui stesso
fondata) per due Concerti di Mozart, il secondo chiuderà il
ciclo dei Grandi Interpreti il 31 maggio assieme alla
Bayerisches Staaatsorchester (il complesso sinfonico preferito
da Carlos Kleiber) diretta dal "bolognese" Vladimir Jurowski (ha
militato a lungo al Teatro Comunale) nell'Imperatore di
Beethoven.
A completamento del Festival, due stelle del violino:
l'affermatissima, e ormai di casa, Janine Jansen (il 24 marzo
con la Amsterdam SInfonietta) in un programma bachiano, seguita
dalla ventiduenne Maria Duenas che il 21 aprile, assieme alla
Deutsche Kammerphilharmonie di Brema diretta da Paavo Jarvi,
suonerà il Concerto di Bruch. Come succede ormai da molti anni,
Bologna Festival si arricchirà di eventi speciali (quest'anno
una Prospettiva Vivaldi con lo specialista Federico Maria
Sardelli), del ciclo dedicato ai giovani Talenti (tra i tanti si
segnala la presenza della bolognese Valentina Benfenati, violino
di spalla preferita da Riccardo Muti nella sua Orchestra
Cherubini) e di quello autunnale dedicato alle musiche antiche e
di oggi cui si affianca, per la prima volta, L'altrove con un
progetto su Marco Polo in occasione dei 700 anni dalla morte.
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