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Al restauro tre organi antichi in uso in Emilia-Romagna

Al restauro tre organi antichi in uso in Emilia-Romagna

Oltre 145mila euro stanziati dalla Regione

BOLOGNA, 16 luglio 2024, 14:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tre importanti organi antichi del vasto patrimonio tuttora in uso in Emilia-Romagna, quello a tre tastiere della Cattedrale di San Giorgio Martire di Ferrara, quello a mantice della Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (Bo) e quello a canne della Pieve di San Pietro di Roffeno di Vergato, sempre nel bolognese, verranno restaurati grazie a uno stanziamento di oltre 145 mila euro da parte della Regione.
    "Si tratta di un intervento molto importante al di là del valore economico, perché ci permette di salvaguardare strumenti che rappresentano esempi straordinari di arte e manifattura - Ha spiegato l'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - Questi organi oggetto del restauro si trovano in importanti luoghi di culto del nostro territorio e fanno parte del patrimonio culturale delle rispettive comunità. Gli organi antichi sono diffusi nel territorio, anche in piccoli centri privi o carenti di vita culturale, e quindi offrono la possibilità di una politica culturale decentrata e democratica.
    Inoltre, il loro uso può qualificare le cerimonie religiose, dai battesimi ai funerali".
    Le tre convenzioni, in corso di stipula, prevedono che i lavori di restauro degli organi dovranno essere terminati entro il 31 dicembre 2024. L'organo della Cattedrale di Ferrara è stato costruito nel 1967 dai Fratelli Ruffatti di Padova.
    Necessita di un importante intervento di restauro necessario per il ripristino del suo funzionamento, stimato in oltre 124mila euro. Per questo la Regione ha deciso di assegnare al "Capitolo della Cattedrale di Ferrara", ente deputato alla conservazione dei beni costuditi al suo interno, la somma di 70mila euro, a parziale copertura delle spese. Lo strumento di Pieve di Cento è stato invece costruito da un organaro di scuola Traeri o dai Traeri stessi nel 1687. Collocato sopra la porta maggiore d'ingresso, è di notevole interesse storico e musicale in quanto integro nelle sue parti foniche e con altri importanti elementi originali, ma attualmente non funzionante. L'organo della Pieve di San Pietro di Roffeno, gravemente danneggiato nel corso dell'occupazione nazista del 1944, è stato fatto dal Verati nel 1850.
   

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