Tre milioni e mezzo di eventi, quasi
duecentosessantacinque milioni di spettatori, più di quattro
miliardi di euro di spesa, la più alta di sempre. È il quadro
che emerge dal Rapporto Siae 2023, presentato stamattina a
Terrazza Civita a Roma e giunto alla sua 88/a edizione.
Se il 2022 aveva visto la ripresa dopo il covid per gli
spettacoli dal vivo, lo scorso anno questa tendenza si è
confermata, con numeri in crescita. Gli eventi hanno segnato un
+15% sull'anno precedente, gli spettatori un +30%, i luoghi di
spettacolo sono aumentati del 14% e la spesa del 37%.
La Lombardia si conferma la regione che fa meglio, con circa
640mila eventi per il 18% del totale nazionale. Inoltre,
registra anche il numero più alto di eventi di grande successo
tra il pubblico, con 14 su 20 tra quelli nella top 20 italiana.
Al Centro i più alti tassi di offerta pro-capite d'Italia
(+23% rispetto al resto del Paese), in particolare grazie a
Roma, che è la provincia più ricca di appuntamenti (351mila). Il
Sud cresce più del resto d'Italia, tra il +16% (Abruzzo) e il
+27,5% (Basilicata).
In quanto a spettatori, 60,5 milioni in più rispetto all'anno
scorso (+30%), il 2023 ha sfiorato il livello del periodo
pre-pandemico, e le affluenze medie per spettacolo in aumento
rispetto al 2019. A trainare il settore sono i grandi live, che
con 23,7 milioni di spettatori hanno confermato il corso avviato
nel 2022 e, rispetto ai livelli pre-pandemici, il cui numero di
spettacoli è praticamente raddoppiato (+98% sul 2019).
Determinanti anche cinema e calcio, che in un anno soltanto
hanno recuperato rispettivamente 26,4 milioni di spettatori
(+55%) e oltre 9 milioni di spettatori (+46%).
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