La rete tra arte e impegno sociale si
rafforza e prende forma concreta grazie all'iniziativa "Il
laboratorio artistico di Una Nessuna Centomila incontra i CAV",
promossa dalla Fondazione Una Nessuna Centomila. Un progetto che
vede un crescente numero di artisti unirsi all'iniziativa con
l'obiettivo di sostenere e far conoscere i Centri Antiviolenza
(CAV) presenti sul territorio nazionale. Ad oggi, sono 31 i
centri antiviolenza coinvolti nell'iniziativa, numero che il
progetto intende ampliare. Durante la stagione estiva, i tour
degli artisti si sono trasformati in veri e propri veicoli di
sensibilizzazione e supporto per la lotta contro la violenza di
genere. Fiorella Mannoia, presidente onoraria della Fondazione,
BigMama, Gino Castaldo, Chiara Civello, Ermal Meta, Noemi, Piero
Pelù, Tosca, Paola Turci sono tra i primi artisti ad aver
accolto con entusiasmo la proposta di visitare i CAV locali
nelle città dove si sono svolti i loro concerti, portando avanti
un dialogo diretto con le operatrici dei centri e mettendo in
luce l'importante lavoro che svolgono quotidianamente sul
territorio per contrastare la violenza sulle donne.
Non si tratta solo di incontri dietro le quinte. Gli artisti,
infatti, hanno deciso di dare voce ai CAV anche durante le loro
performance, invitando le operatrici sul palco o raccontando al
pubblico l'attività di questi centri. Un gesto che vuole andare
oltre la semplice esibizione artistica, trasformando ogni
concerto in un momento di riflessione collettiva e di promozione
di un cambiamento culturale necessario per combattere la
violenza di genere.
"Da quando sono presidente onoraria della Fondazione Una
Nessuna Centomila - dichiara Fiorella Mannoia - sono venuta
concretamente a contatto con la realtà dei centri antiviolenza,
di cui prima conoscevo l'esistenza ma non le problematiche.
Frequentando le operatrici che ci lavorano, ho scoperto le
difficoltà che affrontano quotidianamente: lavoratrici precarie
che non sanno mai se i loro bandi verranno di anno in anno
rinnovati. Questo è un grande problema, perché le donne hanno
bisogno dei centri antiviolenza, delle case rifugio, degli
sportelli d'ascolto. Noi facciamo di tutto per poterli aiutare,
ma certamente sono gocce nel mare".
"Il nostro impegno, sin dalla nostra nascita, - afferma
Giulia Minoli, presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila
- è orientato a sostegno dei Centri Antiviolenza e al prezioso
lavoro delle operatrici, promuovendo quel cambiamento culturale
tanto necessario. La terribile estate appena trascorsa, con il
susseguirsi di tragiche notizie di femminicidi, dimostra ancora
una volta che le leggi, da sole, non sono sufficienti. Tutti i
provvedimenti di prevenzione e contrasto alla violenza maschile
contro le donne risultano inefficaci se non ci impegniamo, con
alleanze trasversali, per un profondo e radicale cambiamento
culturale e per la valorizzazione del ruolo cruciale dei centri
antiviolenza. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo
avanti verso tale obiettivi".
I concerti e gli spettacoli diventano così occasioni per
informare e coinvolgere il pubblico, offrendo un contributo
significativo alla causa dei Centri Antiviolenza e rafforzando
il legame tra cultura e impegno civile.
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