"Non esiste differenza tra musica
classica, pop, rock e jazz, ma esiste la musica, esistono le
emozioni. Se ci si crede un po' nella bellezza dell'arte, tutto
ritorna". Lo afferma Alessandro Quarta, estroso violinista,
polistrumentista e compositore che sarà questa sera al Carlo
Felice, ospite della Giovine Orchestra Genovese.
Il programma prevede l'esecuzione del suo lavoro The five
elements - Terra, acqua, aria, fuoco, etere. Con lui sul
palcoscenico ci saranno Giuseppe Magnino, pianoforte e i Solisti
Filarmonici Italiani: Federico Guglielmo (primo violino),
Alessandro Ferrari (violino), Enrico Balboni (viola), Luigi
Puxeddu e Amerigo Bernardi (violoncello). The five elements è
l'ultima fatica musicale di Quarta, appena uscita in digitale.
Il pubblico genovese ha avuto occasione di ascoltarne la quinta
parte (Etere) nel luglio del 2023 ai Parchi di Nervi nell'ambito
dello spettacolo Roberto Bolle and friends: il balletto Spheres
finale era costruito appunto su questa partitura del violinista.
"L'opera - spiega Alessandro Quarta - è fra il classico e il
pop. Da decenni, sostengo, non si scrive più nulla di nuovo. E'
già stato creato tutto. Considero il mio lavoro una sorta di
autobiografia che però è di tutti noi: una chiave per aprire un
cassetto in cui abbiamo nascosto i nostri sentimenti, gioie e
dolori. Gli elementi in genere sono quattro, terra, acqua, aria
e fuoco ma i greci consideravano anche l'etere che dà forza agli
altri. Ebbene noi uomini siamo rimasti estranei alla creazione
degli elementi, ma stiamo contribuendo a distruggerli". Artista
controcorrente, Alessandro Quarta ha indossato il frac solo a
settembre quando si è esibito per il Presidente Mattarella, si
considera un violinista rock e ama spaziare: "Il rock ha per me
una grande forza interiore, ha la capacità di trasmettere e
coinvolgere gli ascoltatori. In questo senso Mozart e Beethoven
sono rock. Per me la musica è una pittura, il violino è il
pennello e le emozioni sono i miei colori". Quarta è cresciuto
in una famiglia di musicisti. Il fratello Massimo, noto
violinista è ben conosciuto dai genovesi per aver vinto il
"Premio Paganini", la sorella Patrizia è pianista: "In realtà ci
conosciamo poco. Fra me e Massimo ci sono 12 anni, fra me e
Patrizia, 13. Quando se ne sono andati di casa io ero troppo
piccolo. A 7 anni però scrivevo già canzoni e sentivo di tutto,
dal classico al rock. Ho studiato seriamente e per un po' di
tempo ho alternato le mie escursioni nei vari generi, facendo
anche da violino di spalla con direttore importanti fino a che
non ho deciso di dedicarmi alla mia musica. I risultati mi hanno
dato ragione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA