"La Sinistra oggi arranca, fa quello
che può". Così Francesco Guccini, ospite a Rai Radio2, ai
microfoni di Serena Bortone a 5 in Condotta. Il cantautore,
poeta e scrittore ha da poco pubblicato il libro "Così eravamo.
Giornalisti, orchestrali, ragazze allegre e altri persi per
strada". Nato il 14 giugno, nello stesso giorno di Donald Trump
e di Che Guevara, ha detto a proposito delle ultime elezioni
USA: "Diciamo la verità, la rielezione di Trump non mi ha reso
del tutto felice. Ma gli americani sono strani, in tutti i
sensi. È difficile conoscerli perché l'America è sterminata,
anche se io per 20 anni ho insegnato agli americani in Italia.
Sono molto diversi da noi europei". E ha proseguito parlando
della Sinistra nel nostro Paese: "Arranca, fa quello che può. Io
voto PD non ho nessuna remora a dirlo, la Schlein mi piace
perché rappresenta, più o meno anche se non completamente,
questa idea socialista libertaria che ho io".
Ripercorrendo la sua storia, ha ricordato anche il suo
passato da giornalista: "L'ho fatto per quasi due anni, ma
allora si lavorava tutti i giorni, comprese le domeniche. Mi
davano 20mila lire che non era un granché neanche a quei tempi.
Dopo che feci due settimane di ferie mi pagarono solo 10mila
lire, così cambiai quando incontrai un amico che suonava e che
cercava un cantante chitarrista".
Infine, ha rivelato il suo personale 5 in Condotta: "Abitavo
a Modena ed ero innamorato di una ragazza di Bologna che non ne
voleva mezza di me. Un giorno, preso da questo folle amore
marinai la scuola e presi un treno per Bologna per aspettarla
fuori dalla sua scuola che frequentava, ma non la vidi uscire. È
stata una mossa audace ma inutile. Quando arrivai tardi a casa
mi scoprirono, per fortuna mi graziarono perché mi venne un
febbrone".
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