Dopo le produzioni di Don Giovanni
nel 2022 e Le nozze di Figaro nel 2023, il progetto dedicato
all'allestimento di opere di Mozart da parte del Teatro Comunale
Claudio Abbado di Ferrara prosegue il 6 e 8 dicembre con Die
Zauberflöte (Il flauto magico) opera tedesca in due atti su
libretto di Emanuel Schikaneder.
Ancora una volta ne saranno interpreti giovani cantanti
preparati da Leone Magiera, il decano e più autorevole dei
maestri di canto in Italia con i suoi 90 anni da poco compiuti
(con lui hanno studiato, tra i tanti, Luciano Pavarotti e
Mirella Freni).
Il flauto magico è il racconto di un viaggio iniziatico che
concentra simboli e contenuti morali di portata universale.
Mozart concluse questo Singspiel (opera in parte recitata e in
parte cantata) pochi mesi prima della morte e, fin dal trionfale
debutto del 30 settembre 1791, Il flauto magico è considerato un
caposaldo nella storia della musica occidentale. In un antico
Egitto, il principe Tamino è deciso a sfidare qualsiasi
difficoltà pur di salvare Pamina, tenuta prigioniera da
Sarastro; complice nell'avventura l'uccellatore Papageno e due
strumenti magici, un flauto e un carillon, dono propiziatorio
delle Dame di Astrifiammante. Un'avvincente serie di imprevisti,
prove da superare e personaggi bizzarri costella l'impresa di
Tamino e Papageno che, spinti dall'amore e dal desiderio di
conoscenza, superano l'oscurità del pregiudizio per approdare
alla luce della consapevole maturità. L'amore sublime di Tamino
e Pamina e quello più prosaico di Papageno e Papagena sono
analogamente coronati dal lieto fine.
Sul palco canteranno Dmitrii Grigorev (Sarastro), Younggi Do
(Tamino), Claudia Urru (Regina della Notte), Yulia Merkudinova
(Pamina), Alessandra Adorno (Papagena), Gianluca Failla
(Papageno) con Massimo Raccanelli sul podio dell'Orchestra Città
di Ferrara e Marco Bellussi alla regia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA