La necessità di un cambio di
paradigma culturale, sociale, economico per far sì che il
Pianeta abbia un futuro e l'esistenza di ciascuno diventi
umanamente più ricca. Ne discutono Carlo Petrini, gastronomo,
fondatore di Slow Food, Terra Madre e della prima Università di
Scienze Gastronomiche al mondo, e Gaël Giraud, economista,
matematico e teologo, gesuita, direttore del Programma per la
giustizia ambientale della Georgetown University di Washington.
Il loro dialogo è nel libro "Il gusto di cambiare. La
transizione ecologica come via per la felicità", Slow Food
Editore - Libreria Editrice Vaticana, in libreria da oggi 17
maggio, un libro-confronto tra due intellettuali di primo piano
nel panorama internazionale, diversi per formazione ma concordi
nella diagnosi e nell'approccio alla situazione attuale.
Sollecitati dalle domande di Stefano Arduini, direttore del
magazine Vita, in questo libro Giraud e Petrini analizzano il
sistema alimentare, economico e finanziario per segnalarne le
rispettive storture e prospettare cambiamenti radicali, che
partano da scelte individuali e comunitarie per poi arrivare sul
piano politico.
Nella loro disamina, Giraud e Petrini offrono alcuni esempi
che danno l'idea dell'urgente necessità di attuare un
cambiamento nelle pratiche alimentari ed economiche: secondo il
nordamericano Wei-World Engagement Institute, per esempio, nel
2040, se non interverremo, nel mondo si verificherà una
diminuzione della disponibilità di acqua di circa il 20%
rispetto a oggi. Sul fronte inquinamento: solitamente si pensa
che sia la mobilità la fonte principale di tossicità, invece ciò
è da ricercarsi nel sistema alimentare, che incide per il 35%
sull'inquinamento globale, il doppio dunque di quanto inquinano
moto, auto, camion e treni. Sul piano economico è necessario
rinunciare all'assolutizzazione del Pil, che oggi viene
idolatrato ma che resta un indicatore di ricchezza che non tiene
conto di diverse variabili, come il rispetto dell'ambiente,
l'impatto sociale della crescita della ricchezza, le ingiustizie
sociali
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