Morgane "è un'eroina della
resilienza. Alleva quasi da sola tre bambini, ha continuamente
problemi di soldi ma è sempre positiva. E' una guerriera di
tutti i giorni che non si abbatte di fronte alle difficoltà
della vita. Appartiene a una classe sociale di cui spesso si
parla poco, male, o con sensazionalismo. Lei rispecchia la lotta
quotidiana di tante donne, uomini, famiglie. E' un personaggio
che dà grande speranza". Così il compagno di set Mehdi Nebbou
definisce all'ANSA l'originale e coinvolgente protagonista,
interpretata da Audrey Fleurot in Morgane - Detective geniale,
la serie giallo/dramedy franco belga che torna con la terza
stagione dal 19 settembre su Rai 1 in prima serata.
Nebbou, che nel racconto interpreta l'altro personaggio
principale, l'ispettore Adam Karadec, non sa quale sia il
segreto del grande successo internazionale della serie,
registrato anche in Italia: "So che l'abbiamo realizzata con il
desiderio di essere molti sinceri e un po' trasgressivi, facendo
cose che non sono necessariamente politicamente corrette" spiega
in un ottimo italiano l'attore francese di origini
algerino/tedesche, che in carriera è stato diretto, fra gli
altri, in carriera anche da Spielberg e Ridley Scott. "Questa
serie era una sfida, anche perché unisce due generi, quello
poliziesco e la commedia, con anche un tocco di commedia
romantica e un po' di tragedia". Finora abbiamo visto
l'anticonvenzionale Morgane Alvaro, detective dal quoziente
intellettivo molto al di sopra della media, madre di tre figli
avuti da due uomini diversi, passare, grazie alle sue doti
investigative fuori dal comune, dal lavoro di addetta alle
pulizie in una stazione di polizia a consulente della Direzione
Interregionale della Polizia Giudiziaria di Lille. Spesso nel
lavoro entra in conflitto con le rigidità delle procedure
investigative e soprattutto con il suo capo, il detective
Karadec, con il quale si alternano scontri e attrazione
reciproca. "Questa terza stagione "è un po' più dark, ma rende
anche i personaggi più umani - aggiunge Nebbou -. Siamo sempre
come cane e gatto, anche se ci vogliamo bene... e tra noi
succederà qualcosa che non posso dire".
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