Il capolavoro di Eduardo De Filippo
'Napoli milionaria!' torna in tv lunedì 18 dicembre in prima
serata con una nuova trasposizione televisiva affidata questa
volta a Luca Miniero, ma con Massimiliano Gallo e Vanessa
Scalera nel ruolo dei protagonisti a un anno dalla loro prova in
Filumena Marturano e dopo averli visti nell'ultima stagione di
Imma Tataranni Sostituto procuratore. La coppia torna nella
versione 2023 della 'commedia' di De Filippo il 18 dicembre alle
21:25 su Rai 1 e su RaiPlay.
Una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction.
L'adattamento è di Massimo Gaudioso, Filippo Gili che cura
anche la regia della serie tv Vincenzo Malinconico, avvocato
d'insuccesso, con Gallo protagonista (ora sul set della nuova
stagione).
Per Massiliano Gallo "'Napoli milionaria!' è il capolavoro
assoluto di Eduardo - ha detto nel corso della presentazione a
Viale Mazzini-. Pronunciare quella frase, 'ha da passà 'a
nuttata', in tv era il mio sogno e dimostra la grandezza di De
Filippo che era avanti anni luce rispetto a tutti. Riportare in
tv l'opera di Eduardo, uno dei massimi autori italiani, è
un'operazione culturale importante. C'è una poetica e un'umanità
straordinaria in lui sempre". Vanessa Scalera osserva:
"inizialmente ero titubante perché ho pensato mi è andata bene
una volta con Filumena Marturano, non vorrei strafare". Ma anche
lei sottolinea la modernità del grande drammaturgo e
l'attenzione per le figure femminili. "Ci sono tre Amelie, la
prima, che vive nella miseria, durante la guerra, la seconda che
intuisce che il contrabbando è la svolta, che pensa che i soldi
siano la felicità e diventa avida. Il momento che mi ha
suggestionato di più quando vediamo questa donna guardare il
mare per la prima volta quando è con settebellezze, infine la
nemesi con la malattia della figlia più piccola che la fa
rinsavire". Nel cast Carolina Rapillo, Michele Venitucci,
Vincenzo Nemolato, Nunzia Schiano, Marcello Romolo. Il regista
Luca Maniero aggiunge: "il film è stato girato a Napoli in vico
Scassacocchi a Forcella. Nella nostra rivisitazione della
commedia del '45, il racconto mostra come l'arricchimento rischi
di portare a una perdita di valori".
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