Il Teatro Franco Parenti riparte
dai piccoli, con due settimane di attività e spettacoli - dal 15
al 30 maggio - interamente dedicate ai bambini e alle loro
famiglie.
"Ci siamo chiesti - racconta Andrée Ruth Shammah - da dove
partire? La risposta non poteva che essere 'dai bambini!'. Un
po' perché sono loro ad aver sofferto di più in questo periodo e
ad aver bisogno, più di chiunque altro, di una casa accogliente
e stimolante dove liberare la loro energia creativa e la
fantasia, ma soprattutto perché sono il futuro".
Dal primo giugno, via alla stagione estiva vera e propria,
con un calendario fitto fitto di spettacoli, da 'Il filo di
mezzogiorno' di Goliarda Sapienza diretto da Mario Martone a 'La
caduta di Troia' con Massimo Popolizio, dalla messinscena di
'Storie della buonanotte per bambine ribelli' a 'Il fanciullino'
di Renata Ciaravino.
Debutterà l'8 luglio a Spoleto, invece, 'Amen', il primo
spettacolo teatrale, in forma di concerto per voci ed
elettronica, dello psicanalista Massimo Recalcati per la regia
di Valter Malosti, coprodotto dal Teatro Franco Parenti di
Milano e da TPE - Teatro Piemonte Europa. "Sin da ragazzo, da
quando avevo vent'anni, volevo scrivere di teatro. Ero un vero
appassionato di teatro, mangiavo pane e teatro. Poi, come spesso
accade nella vita, ci sono stati incontri che hanno deviato
questa mia vocazione. Durante il primo lockdown - racconta
Recalcati - ho cominciato a scrivere un testo. Mentre scrivevo
attorno c'era la morte. Come direbbe il grande pittore Rothko,
quando si fa arte o si parla della vita e della morte o è meglio
non farla. Amen è la parola che consacra la possibilità che la
vita possa esistere anche dove è la morte, che la morte non
possa essere l'ultima parola sulla vita. Amen vuol dire 'così
sia', 'che sia così', che la vita sia viva, che la morte non sia
l'ultima parola sulla vita".
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