Franco Graziosi si è spento
serenamente, nel sonno, nella sua casa romana, all'età di 92
anni. Ne danno notizia i suoi familiari.
Attore di livello europeo, è uno dei protagonisti della
storia del teatro italiano dell'ultimo cinquantennio. Interprete
teatrale, cinematografico e televisivo, ha fondato il suo lungo
e ricco percorso artistico sulla forza del pensiero, sulla
poesia e sulla parola, coniugandole con una condotta scenica di
grande evidenza, mai eccessiva, e con una plasticità espressiva
sorretta dalla sobrietà e dal rigore.
Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio
D'Amico" nel '53, inizia la sua carriera al Piccolo Teatro di
Milano, dove sotto la regia di Giorgio Strehler ricopre ruoli di
sempre maggior spessore, fino a diventarne primattore. Si
ricordano le sue interpretazioni ne "Arlecchino servitore dei
due padroni" di Carlo Goldoni, "L'anima buona di Sezuan" di
Bertolt Brecht, "Coriolano" di William Shakespeare, "Il gioco
dei potenti" da Enrico VI di Shakespeare, "Le balcon" di Jean
Genet, "Il giardino dei ciliegi" di Anton Cecov, "El nost Milan"
di Carlo Bertolazzi,"Faust" di Wolfang Goethe e "I giganti della
montagna" di Luigi Pirandello. Intensa la sua attività
televisiva dal 1956 al 1980 dove è stato interprete di numerose
commedie e sceneggiati televisivi. In cinema lo si ricorda in
film quali "Uomini contro" di Francesco Rosi, "Giù la testa" di
Sergio Leone e le recenti partecipazioni in "Habemus papam" di
Nanni Moretti e "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino.
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