Sul palcoscenico ha debuttato all'età di sei anni e da allora non lo ha mai lasciato. E' morto oggi Antonio Casagrande, uno degli ultimi interpreti del teatro eduardiano. "Se ne va un pezzo della mia anima", scrive il figlio Maurizio Casagrande, attore come il papà. E sono tanti, tantissimi i ricordi che in queste ore vengono affidati ai social. Uno su tutti, quello di Vincenzo Salemme, che lo definisce "un uomo senza schemi". "Quando ho iniziato a fare l'attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo - racconta Salemme -. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi. Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare". "Forse non ha ricevuto quello che avrebbe meritato ma credo che questa mancanza sia stata conseguenza del suo carattere - scrive ancora -. Era un uomo che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche. Aveva conservato un tratto romantico che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco. E, allo stesso tempo, aveva lo spirito giovanile che gli donava uno sguardo ironico sempre rivolto al futuro. Ed era un uomo senza schemi, curioso e incapace di invidie e rancori. Gli ho voluto molto bene e lui me ne ha voluto". Figlio di un attore di prosa e di una corista del San Carlo di Napoli, Antonio Casagrande a 6 anni interpreta un bambino nella Madama Butterfly. Diplomato in canto al Conservatorio, negli anni Sessanta debutta come cantante lirico. In quegli stessi anni esordisce anche come attore nella compagnia di Eduardo De Filippo, con cui partecipa alle trasposizioni cinematografiche di 'Sabato, domenica e lunedì', 'Ditegli sempre di sì', 'Filumena Marturano', 'Napoli Milionaria', 'Il sindaco del rione Sanità' e 'Mia famiglia'. Il pubblico degli anni Ottanta lo ricorda per una parte da caratterista nel film 'Cosi parlo Bellavista' mentre alla fine degli anni Novanta, con il figlio Maurizio e con Salemme, prende parte ad 'Amore a prima vista', ricoprendo il ruolo di padre del protagonista. "E' stato un artista tra i più grandi ed apprezzati interpreti del teatro partenopeo ed in particolare di quello eduardiano", ricorda il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. "Napoli perde un pezzo della sua storia teatrale e cinematografica", dice il sindaco, Gaetano Manfredi. I funerali si svolgeranno a Napoli.
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