Non solo il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Commissione
Europea Ursula von der Leyen e la premier Giorgia Meloni: alla
prima della Scala per l'inaugurazione del 7 dicembre sarà
presente anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, oltre
ad almeno a tre ministri. Oltre a quello della Cultura Gennaro
Sangiuliano, anche quello al Made in Italy Adolfo Urso e delle
Riforme Maria Elisabetta Casellati.
E quindi al momento - incassati dieci minuti di applausi
all'anteprima giovani del Boris Godunov che andrà in scena a
Sant'Ambrogio - il vero rebus è la sistemazione dei presenti,
con il rischio di overbooking del palco reale, dove in prima
fila siederanno senz'altro il presidente Mattarella e la numero
uno della Commissione europea. Sarà invece in seconda fila
Giorgia Meloni, quindi non potrà utilizzare i video per leggere
i sottotitoli dell'opera russa, visto che nel palco sono
sistemati solo in prima fila. Nel palco reale, come da
tradizione, dovrebbero essere presenti anche il presidente del
Senato, seconda carica dello Stato, il sindaco di Milano
Giuseppe Sala, il governatore Attilio Fontana e il ministro
della Cultura Sangiuliano.
A causa della nutrita presenza politica sarà anche allungato
di dieci minuti l'intervallo dell'opera, in modo che tutti
possano andare a salutare il direttore d'orchestra Riccardo
Chailly, primo fra tutti il presidente Mattarella a cui una
rappresentanza dei lavoratori consegnerà una lettera contro i
tagli alla cultura.
Di sicuro non saranno presenti il 7 dicembre il ministro
dell'Istruzione Giuseppe Valditara, impegnato all'Ocse a Parigi,
e il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
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