Dopo "Liebestod - El olor a sangre
no se me quita de los ojos - Juan Belmonte", considerato dalla
critica uno dei migliori spettacoli stranieri della scorsa
stagione, Angélica Liddell torna all'Arena del Sole di Bologna
con la sua nuova creazione "Caridad", un'approssimazione alla
pena di morte divisa in 9 capitoli in prima nazionale il 15
aprile alle 19 e il 16 alle 16, uniche date italiane. Presentato
per la prima volta al Festival Temporada Alta di Girona lo
scorso ottobre, lo spettacolo è una coproduzione internazionale
di Ert Emilia Romagna Teatro.
Il 16 aprile alle 11 si terrà un incontro aperto al pubblico
in occasione della presentazione del volume Caridad con Angélica
Liddell in dialogo con Maddalena Giovannelli, docente di Storia
del teatro (Usi, Lugano) e critica teatrale e il direttore di
Ert Valter Malosti.
Diviso in 9 capitoli, "Caridad" richiama i testi sacri (fra
tutti, il Vangelo di Matteo) per riflettere sul male e sulla
possibilità del perdono. Lo spettacolo attraversa i temi della
vendetta, del crimine e del peccato, per indagare la virtù della
carità, considerata più importante sia della fede che della
speranza: un "apogeo dell'amore" che conduce "ad abbracciare gli
assassini". Il pubblico si confronta con il concetto di
progresso sociale, misurabile, secondo l'artista, sulla base del
grado di atrocità che siamo capaci di perdonare.
"Il cristianesimo - dichiara Angélica Liddell - continua a
essere uno dei movimenti più moderni e trasgressivi per la
quantità di perdono e carità che ci costringe a sopportare di
fronte al criminale. 'Beati i perseguitati a causa di giustizia'
dice Matteo; è più importante del monito 'non ucciderai', è più
importate del comandamento 'non ruberai'. Il perdono e la carità
implicano l'accettazione totale della natura umana, che include
la malvagità, che non è altro che una grande concentrazione di
sofferenza". Da queste premesse Angélica Liddell mette in
discussione il senso comune di moralità e di giustizia: "la vera
carità non può essere immorale, poiché redime il ladro, lo
stupratore e l'assassino. Il suo latte non nutre i bambini, ma i
vecchi".
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