/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La vita di Santa Rita da Cascia raccontata da Antonio Moresco

La vita di Santa Rita da Cascia raccontata da Antonio Moresco

Dal 5 marzo alle Moline di Bologna nello spettacolo Il buio

BOLOGNA, 02 marzo 2024, 12:12

Redazione ANSA

ANSACheck
-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La vita di Santa Rita da Cascia, la religiosa umbra tanto venerata, raccontata dallo scrittore e drammaturgo mantovano Antonio Moresco, una delle voci più estreme e visionarie della letteratura italiana contemporanea.
    per la prima volta impegnato anche come regista, nello spettacolo Il buio, in prima assoluta al Teatro delle Moline di Bologna dal 5 al 17 marzo prossimi.
    Una fiabesca e lancinante vicenda, narrata dalla protagonista, l'attrice Alessandra Dell'Atti, attraverso quadri immersi nell'oscurità. L'autore immagina il ritorno della Santa nel nostro tempo, in dialogo con la propria voce: Rita gli rivela di aver ucciso (dopo aver invano pregato Dio che li facesse morire) i suoi figli, perché non compiessero il peccato di vendicare l'assassinio del padre. Dal suo impressionante racconto emerge la figura ambigua di una santa e assassina, parvenza eterea e presenza carnale: nella concezione del sacro che qui affiora, come in molte opere di Antonio Moresco, il male è intrinseco persino alla santità, è inestirpabile in tutta la sua violenza. L'unico modo per fronteggiarlo è riconoscerlo come proprio, attraversandolo con la visionarietà della scrittura.
    Prodotto da Emilia Romagna Teatro, lo spettacolo si avvale delle ombre create e animate da Rita Deiola.
    Per la sua prima regia, Moresco ha pensato di ridurre tutto all'osso, di lavorare con elementi primordiali come la luce, il buio, le ombre, il silenzio, le voci. Per questo rivolge agli spettatori la richiesta di andare in teatro con abiti scuri, affinché con il loro chiarore e bagliore non rompano la massa del buio e quindi anche della luce.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza