Dopo VajontS 23, Marco Paolini
torna a fare teatro di "prevenzione civile" con il nuovo
progetto "Mar de Molada", un racconto corale a tappe sui prati
del bacino del Piave, dalla Marmolada fino a Venezia.
Per quattro fine settimana, da metà settembre all'inizio di
ottobre, dall'alba al tramonto, Paolini chiamerà a raccolta
migliaia di persone per creare un racconto del territorio
partendo dalle acque: le fonti, i torrenti, i fiumi le valle, la
laguna, elementi fondamentali della vita, del nostro modello di
sviluppo, dell'agricoltura, delle città. Il progetto è sostenuto
dalla Regione del Veneto e Veneto Agricoltura.
"Partiremo dai Serrai di Sottoguda - ha spiegato oggi a
Venezia - ai piedi della Marmolada. Lì sei anni fa un piccolo
torrente, il Pettorina, affluente del Cordevole, a sua volta
affluente del Piave, ha trascinato via tutto quello che
caratterizzava il meraviglioso paesaggio di quella gola. Tra
poche settimane quella gola tornerà visitabile. Mar de Molada
partirà proprio da questo simbolo della fragilità del luogo in
cui viviamo e scenderà con appuntamenti settimanali lungo il
Piave per arrivare sull'Adriatico, a Vallevecchia, l'ultimo
pezzo di costa veneta agricola dove ancora si legge un paesaggio
diverso da quello del turismo. È stretto lo spazio tra le
montagne e il mare: lo 'stravedo' certi giorni ce le fa vedere
vicine, è un luogo denso. Oggi siamo tutti preoccupati di essere
vittime di un territorio fragile. Mi chiedo: perché subirne il
racconto? Bisogna costruirlo, bisogna essere abitanti e
sceglierlo", ha concluso.
Il primo appuntamento di teatro campestre sarà all'alba di
sabato 14 settembre, poi il 21 settembre alle 15 a Sospirolo
(Treviso) dove il Cordevole sta per buttarsi nel Piave con "Mar
de Molada Certosa di Vedana", quindi la settimana successiva
ancora lungo il Piave per "Mar de Molada Grave del Montello", e
infine il 5 ottobre alle 16.30 con "Mar de Molada Vallevecchia
nella Brussa", poco sopra l'estuario del Piave.
Sul palco assieme a Paolini ci saranno Patrizia Laquidara,
tra le voci più intense e liriche della musica d'autore
contemporanea, Giovanni Frison, musicista e compositore delle
arie dello spettacolo e un coro di narratori popolari. A ogni
appuntamento cori, bande e conversazioni con scienziati e
tecnici che racconteranno alcuni aspetti della vita del Piave e
degli altri fiumi veneti mettendoli in relazione alla nostra
esperienza.
"Dalla Marmolada a Venezia, dalle montagne al mare - commenta
il presidente del Veneto Luca Zaia - un viaggio alla scoperta di
un territorio fragile, in cui l'acqua scandisce e determina lo
sviluppo sostenibile, sociale, ma anche economico del Veneto.
Una regione che ha compreso l'importanza della risorsa idrica e
ha avviato una gestione sostenibile per affrontare sfide come la
crescita della popolazione, il cambiamento climatico e la
contaminazione. Mar de Molada è un evento che nasce non solo per
esplorare luoghi inediti, ma anche per fare prevenzione nel vero
senso del termine".
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