La violenza cresce nel segreto: ed
è questa violenza - intima e familiare, sociale, politica e
geopolitica - che racconta Lacrima, nuovo spettacolo della
drammaturga vietnamita Caroline Guiela Nguyen coprodotto dal
Piccolo teatro che dopo una anteprima alle Festwochen di Berlino
e al festival di Avignone, inizia la sua tournée europea domani
a Milano al Piccolo teatro Strehler dove resterà in scena per
tre repliche.
Si tratta della terza pièce di Nguyen in scena al Piccolo,
dopo Fraternité e Saigon. "Ho voluto scrivere del segreto della
violenza. La violenza è spesso praticata nel segreto e permessa
perché si tiene segreto qualcosa" ha spiegato l'autrice in
conferenza stampa con il direttore del Piccolo Claudio Longhi.
Lei ha trascorso tempo nei centri di aiuto, ha ascoltato tante
storie, ma aveva bisogno di qualcosa che le legasse. E il filo
conduttore delle loro storie è un abito da sposa. "Lo spettacolo
si può raccontare così: c'era una volta una principessa inglese
che chiese a un atelier di Parigi un abito da sposa. Che deve
restare segreto", come accadde con quello di Lady Diana ha
raccontato. Lacrima racconta "tutti i personaggi coinvolti nel
lavoro": le sarte dell'atelier di Parigi, le realizzatrici dei
merletti di Alençon e i ricamatori indiani musulmani che
lavorano a Mumbai. Sono persone diverse (sul palcoscenico si
parlano francese, inglese e tamil), fra i 18 e i 75 anni, che
affrontano tipi di violenza diverse, ma il testo "parla anche
dei mestieri che sono nell'ombra: è la storia di persone che
normalmente non si vedono mai, che sono invisibili. Noi vediamo
gli abiti sul red carpet di Cannes, non chi li fa". "È uno
spettacolo che parla di dominazione e sfruttamento ma è
importante per me che si colga anche la potenza di queste
persone. È gente che ha l'oro nelle mani e partecipa alla
bellezza del mondo".
Le storie raccontano le lacrime di ciascuno di loro, ma
all'interno "ci sono anche le lacrime di un'epoca".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA