"Sono stato ricevuto con mia moglie dal presidente Mattarella, nel suo studio: è stato molto gentile, ha avuto parole di considerazione per il lavoro che ho svolto finora, e anch'io ho avuto modo esprimergli la gratitudine di tutti noi per il ruolo di punto di riferimento che ha in quest'Italia così litigiosa". Si avverte ancora l'emozione nella voce di Piero Angela, che ha ricevuto oggi al Quirinale l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
"E' stato un incontro molto gradevole, uno scambio piacevole.
E poi tutte quelle sale, salette… Io sono un amante degli arazzi, e il Quirinale ne è pieno", racconta all'ANSA il patriarca della divulgazione, nato a Torino 92 anni fa. "Il presidente mi ha dato tutte le insegne, nastri e medaglioni e poi anche un certificato e quindi adesso sono a posto: non posso più avere altre onorificenze, questa è davvero la più importante", scherza. "Al presidente ho detto che anch'io faccio servizio pubblico, lavorando per un'azienda che ha una vocazione così importante: nel mio caso l'impegno è a diffondere la cultura scientifica e tecnologica che è centrale, ci permette di avere tutto quello che abbiamo e di affrontare i problemi che attanagliano la nostra vita", rivendica con una punta di orgoglio. "Ho voluto anch'io fargli un piccolo dono, in segno di riconoscenza: il mio libro 'A cosa serve la politica?'. L'ho scritto un po' di anni fa, ma è ancora attuale, affronta il problema della politica con l'ottica della tecnologia e della scienza, proponendo una visione insolita. Gli ho detto: 'Presidente, so che lei non può leggere tutto questo, ma se mi leggesse le prime 15 pagine…'. E lui ha sorriso e ha promesso che le leggerà. Insomma, gli ho lasciato i compiti a casa".
"Grazie alla tecnologia, all'energia, l'umanità si è riscattata dalla povertà, la donna ha potuto emanciparsi, la stessa democrazia si è evoluta: pensiamo all'informazione che ha iniziato a girare attraverso i giornali, era la seconda metà dell'Ottocento, mica tanto tempo fa… Oggi - è l'analisi di Piero Angela - la politica ha un ruolo importante nella distribuzione della ricchezza, ma deve averlo ancora di più nella creazione di ricchezza, che vuol dire innovazione, educazione, ricerca".
Da settant'anni in Rai, dove è entrato nel 1951, alle spalle decine di programmi, inchieste, approfondimenti, dodici lauree honoris causa, una quarantina di libri, la medaglia d'oro della cultura italiana e riconoscimenti in Italia e all'estero, Piero Angela non ha ancora perso la curiosità e il gusto di raccontare, incuriosire e far crescere generazioni di spettatori. "Stiamo preparando la nuova serie di Superquark, che ripartirà a giugno con sette puntate, e stiamo lavorando ai nuovi appuntamenti di Superquark+ che andranno su RaiPlay. E poi ho partecipato all'ultima puntata della stagione di Ulisse con mio figlio Alberto, dedicata all'ambiente", che andrà in onda il 3 giugno" su Rai1
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