"Sperimenteremo nuovi linguaggi, il nostro obbiettivo è quello di metterci al servizio non solo dello spettatore, ma della comunità senza indugiare nei dettagli morbosi, anzi faremo l'opposto. Grazie all'importante collaborazione con la polizia di stato, forniremo un racconto dettagliato dei fatti". Giuseppe Rinaldi, in passato firma di punta di Chi l'ha visto, ma anche di altri programmi come Commissari, andato in onda su Rai3, torna in tv da sabato 12 giugno, alle 22:40, su Rai 2 con Detectives - Casi risolti e irrisolti, nuovo programma true crime.
Il giornalista in sei appuntamenti in seconda serata racconterà, in collaborazione con la Polizia di Stato, casi giudiziari noti e meno noti, risolti e irrisolti I casi giudiziari più famosi ma anche quelli poco conosciuti, cold case raccontati attraverso i documenti d'indagine, con al centro, il racconto degli investigatori Protagonisti del racconto sono infatti i "detectives" che hanno seguito in prima persona i casi di cronaca nera. Il programma è stato presentato nel corso di una conferenza web, alla presenza del direttore di rete Ludovico di Meo e di Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Tra i tanti casi una cosa è certa non verrà affrontato il caso di Denise Pipitone perché: "guardate le prime puntate della serie. Mi occupo di cronaca nera da tanti anni, non mi va di entrare in polemica con nessuno. Vi sembra normale toccare un argomento del genere nel momento in cui il mondo se ne sta già occupando, ogni trasmissione ormai? Io ho vissuto il caso a Mazara del Vallo dai primi momenti".
Perché tanta attenzione alla cronaca in tv? "Quando ci sono casi - prosegue Rinaldi - che assomigliano alle favole, alle storie, ci troviamo di fronte a un interesse fortissimo da parte del pubblico. Ecco Denise è come Biancaneve, vittima pura e innocente. Come lei altre storie drammatiche. I Mass media raccolgono un interesse già presente nel pubblico, e lo alimentano. Sanno che spingendo su un caso si ottiene un risultato maggiore". "Completamente diverso sarà il nostro - assicura Rinaldi -, ve ne accorgerete nella puntata, ad esempio, dove affrontiamo il delitto di Eleonora Scroppo. Non ha mai avuto una risonanza mediatica, era troppo strano; la gente era confusa sul colpevole, non aveva idea, non ha preso. Noi cerchiamo la verità, insieme alla polizia anche per far luce sulla questione. Quando ho chiesto agli investigatori che ho contattato cosa gli è rimasto dei loro casi, mi hanno risposto tutti che sono proprio le indagini irrisolte a restare impresse". "Nella seconda puntata racconteremo di uno dei serial killer più brutali della storia italiana, Maurizio Minghella, avvalendoci di un neuropsichiatra. Cercheremo di capire la sua storia: la sua biografia, perché ha fatto ciò che ha fatto. Andiamo dentro alle storie e le comprendiamo". Nella sua carriera qualche caso l'ha colpita di più? "Io vivo in Prati, a Roma, e passo spesso sotto a via Poma. Non riesco a dimenticare quella vicenda, anche se ci sono tanti altri casi che hanno meritato la mia attenzione. Forse perché ho conosciuto i parenti, mi auguro potremo tornare su via Poma magari nella prossima edizione". Fra i casi risolti che Detectives affronterà ci sarà quello di Isabella Noventa e del criminale Maurizio Minghella, serial killer condannato all'ergastolo. I delitti di Flavio Sinni, Eleonora Scroppo e di Pasqualina La Barbuta saranno alcuni dei casi irrisolti che verranno posti all'attenzione dei telespettatori con un importante messaggio: "chi sa, parli".
Ludovico Di Meo dice: "In tv e nella vita ci sono cose che non passano mai di moda. Fra queste, c'è la cronaca. Aghata Christie diceva che non è il delitto a incuriosire, ma la sua risoluzione. Detective è questo; ci fa vedere cosa accade davvero". Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato: "Nel mio lavoro mi occupo personalmente di prevenzione e repressione in senso tecnico; ho circa 28.000 uomini che dipendono dalla mia direzione. Facendo tesoro delle nostre precedenti esperienze con Rai abbiamo creato una situazione che ci ha dato, per alcuni casi tutt'ora irrisolti, la possibilità di riaccendere questioni che all'epoca dei fatti non erano emerse. Ma anche per riaccendere riflettori su alcuni cold case, che ora possiamo indagare con mezzi più moderni". Detectives inoltre si avvarrà della consulenza dell'ex profiler dell'F.B.I., Jim Clemente, per la prima volta in tv in Italia. L'ispiratore e consulente di Criminal Minds, la serie true crime americana, in collegamento da Los Angeles, traccerà i profili criminali dei possibili assassini dei cold case, dopo un accurato studio dei fascicoli d'indagine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA