"Racconteremo l'estate della ripartenza, dopo l'impatto drammatico della crisi sociale e sanitaria, vedremo cosa aspetta gli italiani nei prossimi mesi, ma anche le opportunità che si aprono; analizzeremo con i nostri ospiti sia le incognite che le speranze, ma in un clima disteso. In primo piano ci sarà l'ascolto delle domande e la chiarezza delle risposte. Perché il dibattito funziona se metti al bando il giro scomposto di chi alza di più la voce". New entry al femminile alla conduzione di In Onda arriva la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, storica firma de La Repubblica. Da fine giugno (dal 28), quando tornerà sugli schermi di La7, il talk show estivo vedrà De Gregorio affiancare lo storico e confermato timoniere del programma, David Parenzo, presenza fissa sin dalla prima edizione. Prima della partenza del programma sarà protagonista come autrice ma anche in scena al Campania Teatro festival il 19 giugno con il suo spettacolo "Un'ultima cosa, cinque invettive, sette donne e un Funerale".
In una conversazione con l'ANSA De Gregorio racconta questa sua estate ricca di impegni e che comprende anche la ripartenza ad agosto di "ConDominio" da lei curato con Sandra Toffolatti, per varie città d'Italia: "io non ci dovrò essere fisicamente, lo seguirà Sandra, ma avremo molti artisti in varie località". De Gregorio confessa che non si aspettava la chiamata alla conduzione estiva del programma di La7: "Sono felice, ho trovato una grande squadra di autori ad accogliermi. Con David, con il quale in passato abbiamo avuto modo di conoscerci, ci siamo trovati in sintonia, poi ognuno avrà i suoi spazi e il suo modo di confrontarsi con chi ci viene a trovare. Avremo anche ospiti più giovani a seconda delle puntate: non i soliti noti, non è detto che persone preparate e competenti devono essere per forza di cose quelle che vanno più spesso in tv o sono più note al grande pubblico. Poi mai dire mai, nel senso che la porta è aperta a tutti. Quello che non si vedrà o cercheremo di evitare al massimo saranno schermaglie, toni accesi, che non fanno capire nulla di quello che succede. Chi sta a casa magari ha voglia di rilassarsi, di seguire un dibattito con protagonisti di puntata altrettanto rilassati che seguono un ragionamento: se tutto diventata una gara a chi alza di più la voce si rischia solo di confondere le idee".
Concita de Gregorio ricorda che In Onda è l'unico programma di approfondimento informativo su La7 in programma durante l'estate, tutti i giorni dal lunedì al sabato compreso, dalle 20.30 dopo il tg, "ma il martedì e il giovedì ci allungheremo per due ore e mezzo circa nello slot di Floris con Di Martedì e Formigli con Piazza Pulita, in pausa estiva come Gruber con Otto e Mezzo". Per Concita, quindi, niente vacanze. Anche perché ha anche un altro appuntamento importante. "Ci tengo moltissimo: con cinque donne al centro della scena - Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi - che prendono parola per l'ultima volta durante il loro funerale. E dicono di sé, senza diritto di replica". 'Un'ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale (produzione Teatri di Bari - Rodrigo)', lo spettacolo di Concita De Gregorio e della cantautrice Erica Mou, con la regia di Teresa Ludovico, che debutterà il 19 giugno nell'ambito del Campania Teatro Festival. La scintilla del progetto teatrale prende in parte spunto dal libro di De Gregorio "Così è la vita - imparare a dirsi addio" (Einaudi 2012), scritto dopo la scomparsa di suo padre. "In questo caso su questo lavoro teatrale, mi sono appassionata alle parole e alle opere di alcune ðfigure luminose del Novecento. Donne spesso rimaste in ombra o all'ombra di qualcuno. Ho studiato il loro lessico. Ho avuto infine desiderio di rendere loro giustizia. Attraverso la scrittura", spiega De Gregorio. Un testo scritto per il teatro che qui si propone in una sorta di prima lettura, prima di consegnarlo a chi vorrà incarnarlo. "La galleria delle orazioni si apre con quella di Dora Maar, la donna che piange dei quadri di Picasso. Poi Amelia Rosselli, poeta della mia adolescenza. Carol Rama. Maria Lai. Inðfine, Lisetta Carmi, che - unica vivente - mi ha aperto le porte di casa sua e reso privilegio della sua compagnia, delle sue parole, della sua saggezza. A queste cinque donne è dedicata un'orazione funebre, immaginando che siano loro stesse a parlare ai propri funerali per raccontare chi sono e chi sono sempre state. "Invettive, perché le parole e le intenzioni sono veementi e risarcitorie".
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