Il Premiolino raddoppia. In una
serata alla Triennale di Milano - alla quale ha partecipato
anche il sindaco Giuseppe Sala - presentata da Neri Marcorè sono
stati consegnati infatti i riconoscimenti ai vincitori non solo
di quest'anno ma anche del 2020, quando la cerimonia era stata
cancellata causa Covid.
"Questa è una grandissima giornata di ripartenza" ha
sottolineato la presidente della giuria Chiara Berla di
Argentine ricordando che "giornali e informazione non si sono
mai fermati in questi due anni".
Questo doppio appuntamento è stata anche l'occasione per
celebrare i sessant'anni del riconoscimento nato nel 1960
dall'idea di alcuni grandi inviati fra cui Orio Vergani, Indro
Montanelli e Enzo Biagi e dal sostegno degli industriali
Bassetti per premiare chi si è distinto per impegno
professionale e contributo nella difesa dell'indipendenza delle
opinioni e della libertà di stampa da qualsiasi condizionamento.
In passato è stata premiata anche Natalia Aspesi, presente
stasera che ha ricevuto un bouquet consegnato da Marcorè. Oltre
a Chiara Beria di Argentine fanno parte della giuria Piero
Colaprico (vicepresidente), Giulio Anselmi, Ferruccio de
Bortoli, Milena Gabanelli, Massimo Gramellini, Enrico Gramigna,
Enrico Mentana, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe
Severgnini, Gian Antonio Stella, Carlo Verdelli e Roberto Olivi
per BMW Italia, che al 2019 è partner del Premiolino. "Per aver
raccontato coraggiosamente e tra molte difficoltà con inchieste
svolte sul posto il traffico dei migranti dalla Libia con i suoi
retroscena e connivenze" ha ricevuto quest'anno il premio la
giornalista freelance Nancy Porsia. Gli altri cinque premiati
della 61ma edizione sono Barbara Palombelli, conduttrice di
Stasera Italia su Rete 4 che ha mostrato "come gestire
l'informazione nei mesi delicati e complessi della pandemia con
toni pacati, competenza e distacco di chi ben conosce le regole
del gioco"; Giovanni Tizian, caposervizio cronache e inchieste
di Domani, di cui è anche coordinatore del sito, perché
"interpreta le migliori qualità di una promettente nuova
generazione di giornalisti. Brunella Giovara inviata de La
Repubblica "puntigliosa nella ricerca della realtà, con
l'imperativo di 'veder con i propri occhi'" e Bianca Arrighini e
Livia Viganò, fondatrici della media company Factanza "un
modello di informazione rapida e di qualità rivolto agli under
25 sul loro canale di riferimento: Instagram. Per il 2021 è
invece andato a Claudio Arrigoni il 'Premiolino BMW
SpecialMente'. A lui, giornalista sportivo, il riconoscimento è
andato per essere diventato "Paralimpiade dopo Paralimpiade (7
estive e 5 invernali) un punto di riferimento per il mondo della
disabilità.
Per il 2020 il Premiolino Bmw è invece andato a Massimo
Bottura, mentre gli altri riconoscimenti sono andati a Guy
Chiappaventi e Flavia Filippi (La7), Paolo Condo' (Sky), Michele
Masneri (Il Foglio), Simona Ravizza (Corriere della Sera), Nello
Scavo (Avvenire) e Will Media.
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