Con un tono crudo e realistico il
film documentario mostra come Selma Blair sia riuscita
nonostante la scoperta della malattia, la sclerosi multipla, a
riorganizzare positivamente la propria vita senza alienare la
propria identità, esplorando questioni importanti come l'ansia
di perdere la propria bellezza, il terrore istintivo della
disabilità e la paura della morte.
Selma Blair, famosa per aver interpretato film cult come "Cruel
Intention", "HellBoy" e il più recente "After" è la protagonista
di "Introducing, selma blair", dal 21 ottobre in esclusiva solo
su discovery+, l'intenso film documentario che descrive, con un
tono molto realistico e crudo, gli alti e bassi della vita
dell'attrice nella sua lotta contro la sclerosi multipla.
"Sono orgogliosa e contenta di avere la piattaforma di
discovery+ come casa per il mio "debutto" cinematografico,
perché credo fortemente nel potere della narrazione come un modo
per connetterci tutti. Sono il soggetto di questo film, ma la
mia speranza è che tutti ci vedano e trovino un po' di forza e
gioia che forse non sapevano di avere", afferma Blair.
Una storia di resilienza e di accettazione personale diretta
da Rachel Fleit che ha seguito Selma Blair per un intero anno.
Anno in cui oltre a dover convivere con una malattia cronica,
l'attrice ha dovuto crescere un figlio e tornare sul set. "Il
mio legame con Selma è stato istantaneo. Dal nostro primissimo
FaceTime insieme, ho subito capito chi fosse: disarmante,
affascinante, cruda, reale e vera", racconta la regista Rachel
Fleit. "Fin dall'inizio ho voluto raccontare questa storia di un
modo diverso di stare al mondo. Sono onorata che Selma si sia
fidata di me per raccontare la sua storia."
Rachel Fleit ha vinto il premio speciale della giuria del
SXSW per "Introducing, Selma Blair" ed e' ha ricevuto una
nomination per il film documentario al SXSW Film Festival per il
Grand Jury Award.
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