Lo stile aggressivo con cui Wanna Marchi si rivolge agli spettatori e' il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. E fece epoca. Wanna, la nuova docu-serie italiana di Netflix, prodotta da Fremantle Italia, debutta il 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio e' attivo. Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie in 4 episodi racconta un'epoca precisa del nostro Paese attraverso le vicende di quella che, per vent'anni, e' stata la televenditrice piu' famosa della TV italiana, Wanna Marchi, e sua figlia Stefania Nobile. 'Wanna' ripercorre il ventennio italiano, tra gli anni '80 e i primi anni 2000, caratterizzato da un grande cambiamento della TV generalista e dalla nascita delle prime televendite. È in questo contesto che si sviluppa la vicenda che vede come protagoniste Wanna e sua figlia Stefania. Dall'ascesa a titolo di regine incontrastate delle televendite alla caduta del loro impero e alla successiva vicenda giudiziaria. La docu-serie e' stata realizzata attraverso 22 testimonianze, circa 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d'archivio per ricostruire gli eventi in modo fattuale e accurato. Per tutti gli anni '80 la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni '90, quando "l'impero Wanna Marchi" si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena nelle due la voglia di riscatto. Dopo avere venduto l'illusione della forma fisica perfetta, passeranno a commercializzare l'unica cosa che nessuno aveva mai pensato di vendere: la fortuna. Creme dimagranti e antirughe lasciano cosi' il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme al Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione. La docu-serie Wanna, di Alessandro Garramone, e' scritta dallo stesso Alessandro Garramone e Davide Bandiera, diretta da Nicola Prosatore e prodotta da Gabriele Immirzi per Fremantle Italia.
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