ROMA - La paura "può bloccarti, come un paletto di legno può bloccare una porta. Bisogna liberarsi di quel paletto". E' una delle convinzioni di Tamina (Ludovica Porreca), 13enne afghana, talento del calcio, arrivata in Italia con la sua famiglia in fuga dai talebani, protagonista di Crush - La storia di Tamina, nuova serie live action in otto episodi prodotta da Stand By Me con Rai Kids, in anteprima dal 24 febbraio su Rai Play e dal 1 marzo su Rai Gulp alle 14.10 e 19.10. Un racconto sull'accoglienza e l'integrazione dei rifugiati a misura di ragazzi, che rende anche omaggio alle atlete afghane costrette a lasciare il proprio Paese. Fra di loro ci sono la 18 enne Nazira Khair Zad, portiere della nazionale di calcio afghana, ora nella primavera femminile del Milan e Mahdia Sharifi, atleta della nazionale afgana di Taekwondo che in Italia si allena con la nostra nazionale, ospiti all'anteprima romana insieme a tanti ragazzi delle scuole. "Quella di Tamina è una storia che parla di inclusione, accoglienza e crescita mostrando come lo sport possa essere uno strumento di arricchimento reciproco" spiega la presidente della Rai Marinella Soldi. Il servizio pubblico "vuole continuare a parlare ai giovani con un linguaggio diretto e inclusivo". Quando "si appartiene a una squadra - aggiunge, rivolgendosi ai ragazzi - ci si muove tutti nella stessa direzione e le differenze si dimenticano". Nella storia, conosciamo Tamina, arrivata con il padre medico e la mamma in Italia, al suo primo giorno di scuola alle medie. Costantemente in contatto via messaggi vocali con la migliore amica, rimasta in Afghanistan, Aisha, Tamina, pur mantenendo la sua identità (va a scuola con l'hijab sulla testa ma a volto scoperto) stringe presto amicizia con coetanei come Elena (Federica Pala), Marie Jeanne (Nathalie Gabrieli) o Jacopo (Filippo Romano) e si avvicina con sentimenti più profondi a Roberto (Alessandro Giovanni Cartenì). Da subito la ragazza si impegna per portare avanti la sua passione per il calcio. Un obiettivo che la fa entrare in contrasto con i campioncini bulli della squadra nella sua scuola: lei comunque non si arrende. "Il personaggio di Tamina è inventato ma si inserisce in un contesto di verità perché sono tante le famiglie scappate dall'Afghanistan arrivate in Italia soprattutto quelle che hanno lavorato per la cooperazione con altri Paesi. Ricordiamo tutti certe immagini drammatiche dell'aeroporto di Kabul ne 2021 - sottolinea il direttore di Rai Kids Luca Milano -. Quello che possiamo fare di fronte a certi fatti è non dimenticare, accogliere, e vivere la vita. Qui poi c'è un linguaggio che unisce, quello dello sport, e l'Afghanistan ha realmente una bella tradizione di calcio femminile". Idolo di Tamina infatti è Farkhunda Muhtaj, capitana della nazionale di calcio afghana, che ha mandato un videomessaggio per la serie: "Ho avuto il piacere di vedere il primo episodio - spiega - e mi ha ricordato tante ragazze afghane che sono state costrette a lasciare il Paese. Il calcio è sempre stato una passione di molti rifugiati e uno strumento per aiutarli ad integrarsi in nuove società". Farkhunda Muhtaj spera "che vedere la serie possa aiutare a comprendere quanto forti, coraggiosi e istruiti siano i rifugiati e quanto con il vostro supporto, gentilezza e amicizia possiate rendere il loro percorso un po' più facile". Anche per Mahdia Sharifi "questa è una storia importante anche perché va ai ragazzi e la prossima generazione penso sarà molto diversa da quella attuale". 'La Storia di Tamina" è il secondo capitolo della collection di serie "Crush", ideata da Simona Ercolani, dedicata ai cambiamenti profondi provocati nei preadolescenti. Il primo capitolo è stato Crush - la storia di Stella sui rischi di esporsi troppo in rete e "ora stiamo lavorando a un nuovo capitolo - dice Luca Milano - dedicato alle baby gang".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA