Il presidente di Telethon Luca di
Montezemolo, il regista americano Paul Feig e Valeria Marini
sono tra i primi ospiti di Paradise 2024, il late night show
all'italiana di Pascal Vicedomini che torna dal 1 marzo a
mezzanotte su Rai 2 e in replica il sabato alle 7.
Quattordici puntate per un varietà che vuole esaltare il
talento e i traguardi degli artisti italiani ma che dà spazio
anche alle principali notizie dello show business
internazionale. Dall'Auditorium della Conciliazione in Roma, tra
un racconto e un'esibizione live della Paradise Orchestra e
degli ospiti musicali dello show, Vicedomini aprirà tante
finestre sui principali eventi attraverso interviste ai
protagonisti e servizi esclusivi.
Nel cast fisso della trasmissione figurano gli attori Aurelio
Amato, Caterina Milicchio e Graziano Scarabicchi; la showgirl
Maylin Aguirre, la giovane modella-attrice Dalia Kalala (vista
in Pare parecchio Parigi di Pieraccioni); il professore Pietro
Lorenzetti; il coreografo Stefano Oradei con otto ballerini.
Mentre tra gli altri ospiti della prima puntata ci saranno anche
le Incanto Quartet con un omaggio al compositore Leonard
Bernstein, Silvana Giacobini (per la rubrica Vivere bene, vivere
meglio, vivere a lungo), il pluripremiato chef Alfonso Iaccarino
da Sorrento, gli imprenditori Gianluca Isaia e Gino Fammiano per
parlare dell'Italia da esportare e la direttrice del Museo del
Risparmio Giovanna Paladino.
"Paradise 2024 sarà un magazine ricco di testimonianze e
contributi dei grandi protagonisti di ogni genere di
intrattenimento, con approfondimenti, incursioni dietro le
quinte, le anteprime dai set cinematografici, le novità in
arrivo nei vari settori dell'intrattenimento - dichiara
Vicedomini -. Obiettivo del programma (che si avvale della regia
teatrale di Stefano Sartini, della Fotografia di Marco
Lucarelli, della supervisione alla produzione di Amedeo Staiano
e dell'editing di Nino Baldi) è di contribuire alla 'formazione'
del sentimento positivo e della 'gioia di vivere' degli
spettatori. Un'occasione per rilanciare in maniera irrituale
tutto ciò che fa arte e spettacolo per favorire lo sviluppo
dell'industria dell'entertainment, e invogliare il pubblico a
frequentare i luoghi di spettacolo".
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