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Incoronata Boccia, l'informazione Rai è storia del Paese

Incoronata Boccia, l'informazione Rai è storia del Paese

Su Rai 3 "Cento anni di notizie" con filmati storici e ospiti

ROMA, 15 marzo 2024, 18:16

Michele Cassano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

A cento anni dalla nascita della radio e a settant'anni dalla prima trasmissione televisiva, la Rai si racconta con un programma dedicato alle notizie che hanno segnato l'ultimo secolo di storia italiana e internazionale.
    Un'analisi delle trasformazioni del linguaggio radiotelevisivo e giornalistico di cui la tv pubblica è stata testimone e guida come prima industria culturale del paese. Incoronata Boccia conduce "Cento anni di notizie", in onda per sei appuntamenti ogni sabato dal 16 marzo alle 16.30 su Rai 3.
    "È un programma che celebra l'informazione della Rai - spiega la conduttrice all'ANSA -. Sto scoprendo e riscoprendo materiale che ha un valore inestimabile e che ha fatto la storia della Rai. È un programma, mi permetto di suggerire, che meriterebbe di essere studiato nelle scuole di giornalismo e della comunicazione: si vede il passaggio dal bianco e nero al colore, la presa diretta, le conduzioni ingessate dei tg che mano a mano cambiano, la cronaca che irrompe nel varietà, l'arrivo delle giornaliste in un mondo inizialmente quasi completamente maschile. Si vede come si è evoluta la comunicazione del paese, attraverso i cambiamenti dentro la Rai".
    Boccia dialoga in studio con un ospite diverso per ogni puntata, accompagnata dalle immagini delle Teche Rai: i telegiornali, i volti e le voci dei più celebri inviati, le inchieste, le edizioni straordinarie e le grandi dirette che hanno formato l'immaginario collettivo degli italiani. La prima puntata parte dalla strage di Via Fani e dal rapimento di Aldo Moro nel giorno dell'anniversario, per allargare lo sguardo all'attacco allo Stato da parte delle organizzazioni terroristiche e della mafia, dalle stragi fino alle catture dei grandi boss. Ospite in studio lo storico e giornalista Paolo Mieli.
    "Il titolo sarà 'Attacco allo Stato' - fa sapere la giornalista -. Faremo un'analisi sia dal punto di vista della comunicazione che storica, per capire come il giornalismo abbia cambiato la storia del nostro paese. Pensiamo a come gli attentati a Falcone e Borsellino abbiano mosso le coscienze.
    Dopo quei funerali affollatissimi molti giovani decisero di fare i magistrati. Quegli avvenimenti hanno cambiato l'opinione pubblica e sono stati da stimolo per la politica".
    Ospite della seconda puntata, incentrata sui grandi avvenimenti che hanno caratterizzato la storia del paese, sarà Bruno Vespa. "È un programma di analisi che guarda al passato per proiettarsi al futuro per comprendere quanto sia importante l'informazione nella democrazia - aggiunge Boccia -. È un po' un libro di storia contemporanea basato su supporti audiovisivi, che hanno una forza e capacità di rappresentare gli eventi superiore alla pagina scritta. È anche un buon modo per ricordare i momenti vissuti".
    Andranno in onda momenti indimenticabili della storia della televisione e della radio, ma anche curiosi frammenti dimenticati. "Stiamo riscoprendo video che quando andarono in onda non sembravano rilevanti, ma invece oggi acquistano importanza - spiega la conduttrice -. Faremo vedere, ad esempio, la puntata di Pronto Raffaella della vigilia di Natale del 1984 nella quale Raffaella Carrà si rivolge ai bambini dicendo che non si poteva festeggiare perché tutti erano tristi per quanto accaduto. Carrà interpretava il sentimento di paura di tutti, faceva trasparire la tensione di un intero paese, che viveva incollato alla radio e alla tv perché si susseguivano gli attentati. La cronaca irrompe in programma in onda ad ora di pranzo, dedicato alle famiglie e ai più piccoli". 
   

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