'Pompeii - The New Dig', la nuova
serie in tre puntate, prodotta da Lion TV per BBC2, è stata
presentata in anteprima all'Istituto Italiano di Cultura a
Londra. Un pubblico delle grandi occasioni ha accolto con favore
la produzione che permette di osservare da vicino gli sviluppi e
i ritrovamenti degli ultimi clamorosi scavi eseguiti a Pompei,
che, interessando un'area di circa novemila metri quadri, sono i
più vasti in questa generazione.
Le telecamere della televisione pubblica britannica hanno
avuto accesso agli scavi, seguendo in presa diretta il team di
archeologi che ha dissotterrato interi palazzi nella parte
settentrionale della città romana sepolta dalla lava del
Vesuvio, offrendo nuove informazioni e indizi sulle incredibili
storie degli abitanti, e sulla loro sorte durante l'eruzione del
79 d.C.
"È un momento storico per gli scavi a Pompei, e sono contento
che ne resti traccia, oltre che sulle alle nostre pubblicazioni
sull'E-Journal degli scavi e in altre sedi, in un documentario
di così ampio respiro internazionale", ha detto il direttore del
Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, arrivato
dall'Italia per l'occasione con la regista Elena Mortelliti.
Zuchtriegel ha spiegato che in questo momento si sta scavando su
una superficie complessiva di 9.000 mq, l'estensione più grande
di scavi in corso raggiunta negli ultimi 60 anni. "Quasi tutti
sono scavi che rientrano in progetti più ampi di messa in
sicurezza, restauro e accessibilità. Siamo grati al ministro
Sangiuliano che in questo momento storico, di grande
complessità, ci sostiene con determinazione", ha aggiunto.
"Siamo davanti ad una scoperta davvero sensazionale, che
sicuramente incrementerà nel mondo l'interesse già grande per i
beni storici e archeologici del nostro Paese: un tesoro
inestimabile che appartiene all'Italia e al mondo e per questo
va salvaguardato e curato", ha sottolineato dal canto suo il
direttore dell'Istituto italiano di Cultura a Londra, Francesco
Bongarrà.
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