/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Damilano, in Rai servono partecipazione democratica e resistenza

Damilano, in Rai servono partecipazione democratica e resistenza

Al Libro Possibile il giornalista, che tornerà su Rai 3

POLIGNANO A MARE, 12 luglio 2024, 18:01

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Penso che la Rai sia servizio pubblico e l'informazione è un bene comune, come la sanità o la scuola. È un servizio essenziale. Chi fa servizio pubblico da qui deve partire. La Rai è un luogo dove esercitare partecipazione democratica, vigilanza, responsabilità e resistenza". Lo ha detto all'ANSA Marco Damilano, commentando le polemiche di questi giorni sull'azienda pubblica e la sua scelta di rimanere: tornerà infatti su Rai 3 con la nuova stagione del suo programma di approfondimento in access, Il cavallo e la torre.
    Il giornalista ha toccato il tema al termine dell'incontro del quale è stato protagonista con Filippo Ceccarelli (autore del libro sul Cavaliere, 'B - Una vita troppo', ndr), alla 23/a edizione del Libro Possibile, il festival sostenuto da Pirelli, in corso a Polignano a Mare fino al 13 luglio e poi dal 23 al 27 luglio a Vieste. Nella conversazione sul palco, moderata da Enzo Magistà, Damilano è partito dal suo saggio La mia piccola Patria - Storia corale di un paese che esiste (Rizzoli), racconto di 80 anni di storia d'Italia, dal 1943 a oggi, dalla Resistenza alle nuove sfide. "Oggi c'è un'Italia diversa. Ottant'anni fa la democrazia era una grande promessa di futuro, mentre oggi quella promessa sembra essere stata tradita. Abbiamo visto alle ultime elezioni europee, che più della metà del Paese non è andato a votare, vuol dire che le persone non ci credono più.
    Questa è la grande differenza e tutti quelli che fanno politica, a partire da chi sta al governo dovrebbe preoccuparsene, anziché contendersi quella parte sempre più minoritaria di elettorato che ancora va a votare".
    Fra i temi del dialogo condotto insieme a Ceccarelli, c'è anche la scelta di dedicare l'aeroporto di Malpensa a Berlusconi ("fatemi dire che preferisco il murale dedicato a Michela Murgia nel quinto municipio di Roma") e l'impatto del leader di Forza Italia sul Paese: "Lui era un personaggio che conosceva un solo tempo verbale, il presente. Non ha quasi mai parlato di passato, se non per la sua biografia. Berlusconi non c'è più ma questo Paese che lui in qualche modo ha plasmato si ritrova in un eterno brutto presente, come in gabbia, ed ha seri problemi a pensare al futuro. È un Truman show dove non ci sono più né Truman, né lo show".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza