(di Elisabetta Stefanelli)
"No, la situazione non è migliorata e
non possiamo sperare che migliori in tempi brevi perché quello
che chiamiamo 'disagio giovanile' si cura e si affronta nel
tempo con un approccio multidisciplinare e un'offerta di servizi
territoriali che possano diventare veri e propri presidi nel
lungo periodo. Oltre all'aspetto clinico, dovremmo poi occuparci
seriamente di questo fenomeno così evidente, anche tramite un
ascolto e un linguaggio attento e sensibile, in casa come in
ogni luogo frequentato dai ragazzi''. Per questo Francesca
Fialdini sente di non aver esaurito il compito e arriva la sesta
stagione di "Fame D'Amore", il programma che conduce e che è in
onda da domenica 5 gennaio alle 23.15 su Rai 3, trasmissione
che racconta le storie più intime e dolorose dei giovani alle
prese con disturbi psicologici, in particolare i disturbi del
comportamento alimentare (Dca) come anoressia, bulimia e "binge
eating", ma anche depressione, ansia, autolesionismo e
difficoltà relazionali.
''Questa edizione si concentra particolarmente sui d.c.a .
Partiamo dai disturbi alimentari - spiega ancora all'ANSA
Francesca Fialdini - perché sono una delle manifestazioni più
visibili e spesso legate ad altri malesseri profondi, come
ansia, depressione o autolesionismo. Tuttavia, il programma
esplora l'intera rete di sofferenze che si intrecciano con
queste condizioni. Il nostro focus rimane sui Dca, ma
raccontiamo anche altre dimensioni del disagio per offrire un
quadro più completo e far capire quanto queste storie siano
complesse''.
C'è, tra quelle che affrontate in questo ciclo, una storia una
vicenda che l'ha colpita di più e in caso perché? ''Ogni storia
ha una forza unica. Sono tutte straordinariamente potenti nella
loro personalità e le storie dei protagonisti possono essere
quelle di chiunque. Di sicuro - aggiunge la conduttrice che è
anche protagonista di Da noi... a ruota libera: il talk show
pomeridiano in diretta su Rai1, alle 17:20, dove accoglie ospiti
e racconta storie di vita ispiratrici - però ci sono vicende che
mi scaldano più di altre, quando ad esempio la malattia si
scatena a causa di un abuso fisico che rende ancora più
drammatico l'abuso emotivo. Di solito si tratta di pazienti
femmine, che sentendosi sporche cercano di espiare il senso di
colpa cancellando ogni riferimento fisico alla propria
femminilità. Non mangiano per fermare la crescita. Diventare
donne fa paura. Tra i protagonisti di questa nuova stagione ci
sono Sara, musicista in lotta contro l'anoressia; Paride, che
soffre di anoressia e depressione; Ludovica, una giovane modella
in lotta con l'anoressia e la bulimia; Gaia, pasticciera con un
passato di anoressia e bulimia; Francesca, mamma di due bambini
che combatte contro l'anoressia da anni; e Maria, una ginnasta
che sta affrontando una grave forma di bulimia dopo un lungo
periodo di anoressia''.
Secondo lei il programma, oltre ai protagonisti, aiuta chi lo
guarda e perchè? ''Si, negli anni abbiamo raccolto centinaia di
richieste di aiuto sia da parte di genitori disorientati che di
giovani in grande difficoltà. Questo programma di servizio
pubblico è diventato un portale e credo che questo sia il
successo più grande a cui un programma tv possa andare incontro.
Anzi, colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta la Rai
e tutti coloro che hanno scelto di appoggiare Fame d'amore nel
tempo, dando modo a così tante persone di trovare una strada per
iniziare un percorso di cura''.
Siamo alla sesta stagione, che cosa ha cambiato nella sua vita?
''C'è un prima e un dopo nella mia vita, sia professionale che
relazionale ed è Fame d'amore; questo programma segna uno
spartiacque. Ha contribuito sicuramente a rendermi più matura e
lucida rispetto alle sfide del presente impegnandomi a 360
gradi. Fame d'amore continua nella mia quotidianità, anche
quando la lucina della telecamera si spegne''.
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