Il consiglio di amministrazione Rai archivia il capitolo nomine a testate e direzioni di genere, mentre resta ancora insoluto il nodo della votazione del presidente della tv pubblica che ha portato allo stallo della Commissione di Vigilanza.
Le proposte dell'amministratore delegato Giampaolo Rossi hanno però spaccato il cda perché, a fronte dei quattro voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, si sono schierati contro i due rappresentanti dell'opposizione Alessandro Di Majo e Roberto Natale e il membro eletto dai dipendenti Davide Di Pietro.
I sì sono arrivati, oltre che dall'Ad, dal consigliere anziano Antonio Marano e dagli altri due componenti eletti nella file dei partiti di governo, Simona Agnes e Federica Frangi.
Per le testate, dove il parere era vincolante, via libera all'investitura di Roberto Pacchetti alla Tgr, in quota Lega. Non va in porto, dunque, il tentativo di soffiare la testata regionale agli alleati da parte di FdI, che però strappa il Giornale Radio, dove Nicola Rao, ora alla guida della Comunicazione, prenderà il posto di Francesco Pionati quando quest'ultimo andrà in pensione a luglio. I Fratelli sono costretti anche ad accettare la sostituzione di Paolo Petrecca che, sfiduciato dalla redazione, lascia Rainews a Federico Zurzolo, in quota Forza Italia, e va a piazzarsi al comando di Rai Sport. Infine, resta feudo dell'opposizione il Tg3 con la nomina di Pierluca Terzulli, di area dem.
L'Ad porta a compimento anche il riassetto organizzativo delle strutture aziendali, con l'istituzione della nuova direzione del Coordinamento Generi, assegnata a Stefano Coletta con l'obiettivo di ottimizzare la programmazione. Al suo posto alla Distribuzione arriva Maurizio Imbriale. Cambia direttore, pur restando in area Lega, anche la centrale direzione Intrattenimento Prime Time, che gestisce alcuni dei programmi con maggior ascolto: Williams Di Liberatore prende il posto di Marcello Ciannamea che passa ai Contenuti Digitali e Transmediali.
Sempre il Carroccio piazza Fabrizio Zappi alla direzione Cultura ed Educational al posto di Silvia Calandrelli. Luigi Del Plavignano, per Forza Italia, prenderà il posto di Zappi a Rai Documentari. Maria Rita Grieco, sempre in quota azzurri, passa alla direzione Offerta Estero Rai, al posto di Fabrizio Ferragni ora in pensione, mentre Roberto Genovesi prende il posto di Luca Milano, che va in pensione, alla direzione Rai Kids.
L'amministratore delegato ha poi comunicato al consiglio di aver individuato per la direzione di Rai Radio Marco Caputo. Rossi ha, quindi, rassicurato i consiglieri sul tema degli organici delle testate, precisando che sono in corso approfondimenti per la stabilizzazione di personale a contratto di lavoro autonomo che collabora da anni con la Rai e che le iniziative verranno discusse dalla prossima settimana con i sindacati.
"È un primo passo, che spero porti presto a una soluzione definitiva per tutti quei giornalisti che lavorano in azienda - commenta la consigliera Federica Frangi, indicata da FdI -, i quali aspirano a vedere riconosciuto l'impegno professionale, attraverso il ruolo di loro competenza". Proteste, invece, dall'opposizione sia fuori che dentro il cda. Per i parlamentari M5s in Vigilanza è le nomine "certificano ancora una volta come il servizio pubblico sia totalmente asservito alla politica, con spartizioni e poltrone decise nelle stanze dei partiti invece che nell'interesse dei cittadini". "Il pacchetto - sottolinea il consigliere Roberto Natale, indicato da Avs - porta il segno vistosissimo di un accordo politico, interno ed esterno all'azienda, che mette in secondo piano le motivazioni editoriali anche quando la scelta cade su professionisti di riconosciuta competenza".
L'Usigrai attacca l'azienda non solo "per il tratto politico delle scelte", ma anche per la presenza di una sola donna tra i nuovi direttori". Unirai invita ora a "rinnovare il contratto dei giornalisti e a stabilizzare i precari".
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