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JEFF DEUTSCH, LA LIBRERIA DEI SOGNI POSSIBILI. GUIDA PER ESPLORATORI DI STORIE E SCAFFALI (FELTRINELLI, PP 187, EURO 17). La libreria come luogo di scoperta e di avventura in cui il libraio ha un ruolo quasi iniziatico. Jeff Deutsch, direttore di una delle librerie più amate d'America, la Seminary Co-op Bookstores di Chicago, che nel 2019 è diventata un'organizzazione non profit, primo caso nel Paese, ci fa entrare con la guida La libreria dei sogni possibili in un mondo in continuo divenire, pieno di riferimenti letterari. Un prontuario, che esce il 29 agosto per Feltrinelli nella traduzione di Valentina Nicolì, in cui l'autore s'interroga sul valore oggi delle librerie come luoghi fisici, immaginari, sulla necessità che esistano i librai e su come sono cambiati i lettori.
Un libro unico in cui gli scrittori, i libri, gli scaffali che li ospitano e i lettori sono una materia viva e piena di sorprese. Così tra le diverse specie di navigatori e le diverse forme di consultazione scopriamo quello che Deutsch definisce il flaneur "che vaga tra gli scaffali osservando, bighellonando, rimestando", il piovanello "che vede il mondo in un granello di sabbia", il pellegrino "che ricerca la saggezza, non sa quale o dove, ma sa che deve trovarla", il generale "che vede gli scaffali come una cosa da conquistare" , il banditore "che annuncia le ultime novità dalle pagine dei libri esposti sul banco centrale" e il pigro "che vuole solo passare del tempo tra i libri".
E qual è l'importanza del negozio fisico nell'era virtuale? A contare, spiega l'autore del libro, è l'uso che si fa di quello spazio: questo crea la sua cultura e il suo significato. Certo è che qualunque risposta, per Deutsch, deve "partire dalla presenza dei libri e dall'impulso a sfogliarli". Tante le domande, le definizioni e nessuna certezza di avere una risposta nel viaggio che si compie con questa guida per esploratori di storie e scaffali. A volte ci si perde tra gli spunti e le riflessioni proposte da Deutsch: il suo invito è a trovare la propria strada come lettori. Negli 'archivi dei desideri' ci ricorda che "Francesco Petrarca più che possedere la sua biblioteca, ne era posseduto" e che Calvino, di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita, esortava il lettore a inventarsi una propria "biblioteca ideale dei classici" composta "per metà da libri che abbiamo letto e che hanno contato per noi, e per metà dai libri che ci proponiamo di leggere e presupponiamo possano contare. Lasciando una sezione di posti vuoti per le sorprese, le scoperte occasionali". Ed ecco dunque che "i nostri canoni appartengono solo a noi, ma le nostre librerie sono create dalle nostre comunità e le rispecchiano" dice Deutsch che è cresciuto in una comunità ebrea ortodossa e ha una grande devozione per la parola scritta come mostra in questo libro.
La libreria dei sogni possibili contiene, liste, consigli di catalogazioni, aforismi, dati - per cui nel "1994 si contavano circa 7000 librerie indipendenti negli Stati Uniti. Nel 2019 erano scese a 2500, e delle poche rimaste , un numero ancora inferiore oggi vende esclusivamente libri" - ma è in fondo un modo per esplorare se stessi e capire magari che tipo di esploratore-lettore sei.
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