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Holland: 'L'Europa diventerà una fortezza anti migranti'

Holland: 'L'Europa diventerà una fortezza anti migranti'

La regista polacca: 'I populisti oggi cavalcano la paura'

VENEZIA, 06 settembre 2023

di Francesco Gallo

ANSACheck

Foto di scena di 'Green Border ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di scena di  'Green Border ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di scena di 'Green Border ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "L'Europa ha paura di sfidare la crisi dei migranti, i mezzi che adotta non sono efficaci e tutti sanno che non risolveranno il problema. Anche la catastrofe climatica è un problema crescente. Immagino che il Vecchio Continente, alla fine, diventerà una fortezza e la gente verrà uccisa da noi europei". Questa solo una delle molte dichiarazioni forti di Agnieszka Holland, regista di The Green Border, che porta in concorso a Venezia questo film girato in clandestinità e diviso in capitoli in cui racconta, di volta in volta, la storia di una famiglia di rifugiati siriani, sfuggiti all'Isis, di un insegnante di lingua inglese dall'Afghanistan, di una giovane guardia di frontiera e di un gruppo di volontari che cerca di aiutare rischiando ogni giorno in prima persona. Il confine verde di cui si parla è quello polacco-bielorusso.
    In questa terra di nessuno i migranti vengono sfruttati, percossi, abbandonati e soprattutto rimbalzati da una parte all'altra senza trovare mai un approdo. E, va detto, la polizia di frontiera polacca è quella che ne esce peggio. "A distanza di trent'anni da Europa Europa il Vecchio Continente è più diviso che mai - dice la regista polacca oggi al Lido -. L'esperienza della seconda guerra mondiale, l'olocausto, il pericolo del totalitarismo è stato messo a dormire, è scomparso, evacuato, ma non è affatto sparito il pericolo di tutte queste cose che possono tornare in qualsiasi momento. Insomma la vaccinazione dell'olocausto è sparita, ma può tornare in qualsiasi momento".
    "In un mondo polarizzato - sottolinea ancora Holland - anche i media lo sono. Tra quelli polacchi ci sono quelli che raccontano le cose in modo onesto, ma poi da quando il governo ha chiuso le zone intorno alla frontiera non è stato più possibile documentare nulla di quello che accade lì. Il governo ha fatto capire che, dal momento accadono lì cose terribili, non c'è la voglia di mostrarne immagini. Nessuno, però, ha protestato e i media hanno accettato di non andare più lì in quella zona incubo. D'altronde già il Covid ha insegnato alla gente a sottomettersi al potere, ad avere una libertà limitata".
    E ancora sulla crisi europea, dice la regista di Attori di provincia e Poeti all'inferno: "La nuova Europa ha paura, sta perdendo le convinzioni politiche e i populisti come anche lo stesso Putin hanno capito questi punti deboli e cavalcano questa paura".
    A fine conferenza la regista, dopo aver letto una nota a favore delle vittime della migrazione nel silenzio colpevole di tutti - dal 2014 sono 60.000 - ha chiesto un minuto di silenzio ai giornalisti.
    Nel cast del film che sarà distribuito in Italia da Movies Inspired, Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Tomasz Włosok, Behi Djanati Atai, Mohamad Al Rashi e Dalia Naous. 
   

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