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In evidenza
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Arriva in competizione, nel programma alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia, l'ultimo dei sei italiani del concorso internazionale, LUBO di Giorgio Diritti, tratto dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore. Un libro che ha svelato al regista vicende poco conosciute accadute in Svizzera per cinquanta anni, "portandomi a riflettere sul senso di giustizia, sulle istituzioni, sul senso dell'educare e dell'amare". In gara anche HOLLY di Fien Troch, racconto su una comunità che proietta sul misterioso dono di un'adolescente i propri bisogni e le proprie convinzioni. Fuori concorso debutta AMOR di Virginia Eleuteri Serpieri, viaggio onirico nel ventre di Roma sulle tracce della scomparsa materna e DAAAAAALI! di Quentin Dupieux, ritratto di Salvador Dalì nel quale a interpretare l'artista sono più attori (fra gli altri Edouard Baer, Jonathan Cohen, Gilles Lellouche, Pio Marmai, Didier Flamand). A Venezia Classici c'è il documentario UN'ALTRA ITALIA ERA POSSIBILE, IL CINEMA DI GIUSEPPE DE SANTIS" dedicato da Steve della Casa al regista di film come Riso amaro, Roma ore 11 e Italiani brava gente. Ecco alcuni dei principali appuntamenti di domani: HOLLY di Fien Troch (Venezia 80) con Cathalina Geeraerts, Felix Heremans, Greet Verstraete, Serdi Faki Alici (Sala Grande alle 16.30). La quindicenne Holly chiama la scuola dicendo che quel giorno resterà a casa. Poco dopo nell'istituto scoppia un incendio in cui muoiono diversi studenti. L'intera comunità, colpita dalla tragedia, si riunisce per cercare consolazione.
Anna, una delle docenti, è affascinata dalla strana premonizione di Holly e la invita a far parte del suo gruppo di volontari. La sola presenza di Holly trasmette tranquillità, calore e speranza. Presto però tutti vogliono incontrarla e sentire l'energia catartica che emana da lei, chiedendo alla ragazza sempre di più.
LUBO di Giorgio Diritti (Venezia 80) con Franz Rogowski, Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noemi Besedes (Sala Grande alle 18.45). Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell'esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un'invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di portare via i loro tre figli piccoli, che, in quanto Jenisch, sono stati strappati alla famiglia, secondo il programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada.
Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.
AMOR (documentario) di Virginia Eleuteri Serpieri (Fuori concorso - Sala Grande alle 14.15). Una sera d'estate di 25 anni fa: la città è deserta, è in corso la finale del campionato del mondo di calcio. Una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia, nel buio della notte, attraversa Roma: vuole trovarla e salvarla. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una Roma senza tempo.
DAAAAAALI! di Quentin Dupieux (Fuori concorso) con Anaiis Demoustier, Gilles Lellouche, Édouard Baer, Jonathan Cohen, Pio Marmaï, Didier Flamand, Romain Duris (Sala Grande alle 22.15). Un giovane giornalista francese incontra ripetutamente Salvador Dalí per il progetto di un film documentario le cui riprese non hanno mai inizio... UN'ALTRA ITALIA ERA POSSIBILE, IL CINEMA DI GIUSEPPE DE SANTIS (Documentario) di Steve della Casa (Venezia Classici - Sala Casinò alle 17.15). Si vuole raccontare la storia di un regista che ha saputo attirare su di sé l'attenzione di tutto il mondo e che a causa della sua coerenza politica ed estetica ha potuto lavorare molto meno di quanto avrebbe meritato.
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