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"Sono una star di Hollywood nata nel Paese sbagliato, la mia attrice cult non a caso è Isabelle Huppert", così oggi la bellissima Jessica Chastain (lo schermo non le rende giustizia) vestita di nero, dice al Lido dove è la protagonista Memory di Michel Franco in concorso a Venezia. È qui a promuovere il film, ci tiene a dire, con un certo nervosismo, ma grazie all'autorizzazione della Sag-Aftra (il sindacato americano statunitense che rappresenta più di 160.000 attori del cinema e della televisione in tutto il mondo) perché "promuovevo un film indipendente, fuori dai circuiti, che dopo l'avvento dello steaming, potrebbe essere il futuro del cinema". In Memory la Chastain, quarantasei anni di Sacramento, interpreta Sylvia un'assistente sociale, con una vita semplice, del tutto normale e organizzata tra figlia, lavoro e riunioni degli Alcolisti Anonimi. Tutto va in pezzi quando entra in scena Saul (Peter Sarsgaard) un uomo instabile che la segue fino a casa ed entrerà lentamente nella sua vita facendole anche riemerge un terribile passato. E ancora su Hollywood dice l'attrice sposata con un italiano, l'imprenditore Gian Luca Passi: "La bellezza di lavorare con Michel Franco, con i film indipendenti, è che devi cambiare te stessa per adeguarti mentre le grandi produzioni fanno esattamente il contrario: adattano la storia per adeguarsi alle tue caratteristiche. Ti arrivano solo dei ruoli da grande star mentre per me la storia è molto più importante della performance". Per quanto riguarda la preparazione, dice l'attrice: "È stata lunga, ho parlato con molti alcolisti anonimi e ho fatto per un periodo l'assistente in un centro adulti. Bisogna immergersi totalmente nel personaggio che stai per interpretare, ti devi preparare bene". E ancora la Chastain: " Sono una persona qualsiasi, sono cresciuta con una madre single e ho cominciato poi a recitare in teatro. Mi ricordo ancora un casting per interpretare la Giulietta di Shakespeare in cui ingenuamente misi tanta passione da essere scambiata per una pazza". Michel Franco? "È un personaggio che amo tantissimo, sono sempre stata una sua fan anche perché, proprio come in Memory, non fa mai la storia che ti aspetti, ti spiazza sempre". "Come madre - confessa la Chastain che è arrivata al Lido con una maglietta a supporto di SAG-AFTRA - sono ossessiva, perfezionista mentre una delle mie mission è l'impegno contro la violenza alle donne, oggi se ne parla troppo poco. È un problema che c'è sempre stato, ma è stato nascosto, va iniziata una battaglia da combattere giorno dopo giorno". Infine, dice "considero l'Italia la mia seconda patria, amo tutto di lei, architettura, cibo e sono contenta che i miei figli parlino perfettamente la vostra bellissima lingua".
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