Chiusura in grande stile per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib in rialzo del 3,44% a 21.534 punti), superiore al doppio della media degli altri indici europei. Da record gli scambi, per 3,99 miliardi di euro di controvalore.
Tra i grandi titoli hanno svettato per l'intera seduta le 'popolari' da Bper (+8,6% a 8,46 euro), Banco Popolare (+7,89% a 15,72 euro) a Ubi (+7,57% a 6,96 euro), che ha rivisto con Aviva la partnership per la distribuzione di prodotti nel ramo vita, e Bpm (+6,49%), rimbalzata dopo lo scivolone di ieri a seguito della bocciatura del progetto di riforma della governance in assemblea, di cui discute oggi in Bankitalia il vertice di Piazza Meda. Sugli scudi anche Unicredit (+5,87%), Mediobanca (+5,32%) e Intesa Sanpaolo (+4,52%).
Ma gli acquisti hanno interessato anche il comparto auto, con Pirelli (+4,88%), Fiat (+3,85%), Cnh (+3,25%) e la controllante Exor (+3,17%). Tra i titoli a minor capitalizzazione vero e proprio rally di Mittel (+11,92%), nuovo obiettivo, secondo indiscrezioni di stampa, del fondo Invetindustrial di Andrea Bonomi, pronto a rilevare le quote di Romain Zaleki, detenute tramite Tassara (18,99%), diventandone così il primo azionista, uno scenario su cui l'ex presidente e numero uno di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli non ha voluto esprimere nessun commento.
Si è ripresa Finmeccanica (+2,36%) dallo shock della seduta precedente all'indomnani della nomina del nuovo Ad Mauro Moretti, mentre non ci sono stati titoli negativi tra le blue chips, dato che Yoox, fanalino di coda, ha guadagnato lo 0,45%.
In una giornata così solare per la Borsa milanese non è mancata però la zona d'ombra. Si tratta di Anima Holding, il gestore di fondi al debutto sul listino principale che, nonostante l'interesse destato tra gli investitori in fase di Ipo, ha segnato un calo del 3,57% a 4,05 euro, contro un prezzo dell'offerta di 4,2 euro.
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