Scontro in commissione tra Pd e Nuovo centrodestra sul decreto legge lavoro. Gli alfaniani ora promettono battaglia in Aula, dove tra l'altro è atteso il voto di fiducia la prossima settimana. Il partito del ministro dell'Interno Angelino Alfano comunque ci tiene a chiarire come non sia all'orizzonte alcuna crisi di governo e di essere pronto a rinnovare il sostegno all'Esecutivo. Il Pd, è l'accusa, ha smontato il dl Poletti, che però replica: l'esame della commissione del del si è svolto "senza stravolgerlo e rispettandone i contenuti fondamentali"; ora l'augurio è che l'Aula lo "approvi rapidamente", per un "celere completamento" dell'iter. Nel mirino di Ncd non finisce però la revisione del numero delle proroghe possibili nell'arco di 36 mesi, che scendono da 8 a 5 così come chiesto dai Dem, bensì il pacchetto di modifiche sull'apprendistato.
Ma le critiche non arrivano solo dal partito di Alfano: dubbi sono stati espressi infatti anche da Scelta civica e da tutte le opposizioni anche se ciascuno per ragioni diverse. In attesa comunque di capire cosa accadrà in Aula (dove Damiano avverte: "se il governo decidesse di mettere la fiducia deve essere sul testo uscito dalla commissione") le modifiche principali che sono state approvate riguardano, apprendistato a parte, i contratti a termine.
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