Fiat Chrysler ha chiuso il trimestre con una perdita netta di 319 milioni di euro (utile netto di 31 milioni di euro nel trimestre 2013). Pesano l'accordo con Uaw siglato da Chrysler il 21 gennaio (315 milioni di euro al netto dell'impatto fiscale) e la svalutazione del Bolivar Venezuelano, senza il risultato netto è positivo per 71 mln (78 mln).
Un utile netto di 5 miliardi di euro entro il 2018, con un utile per azione di 4 euro. Sono questi i target finanziari per Fiat e Chrysler nel piano industriale quinquennale. I ricavi si attesteranno a 132 miliardi di euro al 2018, mentre l'indebitamento raggiungera' il picco nel 2015 a 11 miliardi di euro.
Gli investimenti totali di Fiat e Chrysler fra il 2014 e il 2018 saranno 55 miliardi di euro. Lo afferma Richard Palmer presentando g]i target finanziari del piano industriale quinquennale.
Il gruppo Fiat Chrysler conferma gli obiettivi 2014: ricavi di circa 93 miliardi di euro, utile della gestione ordinaria tra 3,6 e 4 miliardi, utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi di euro. L'indebitamento netto industriale è previsto tra 9,8 miliardi di euro e 10,3 miliardi di euro.
Fiat e Chrysler puntano a 7 milioni di auto vendute a livello globale nel 2018. Sommando i target di vendita di 3,1 milioni di auto per il Nord America nel 2018, con quelli di 1,5 milioni di auto nell'area Emea, gli 1,8 milioni per l'America Latina e gli 1,1 milioni per l'Asia Pacifico si arriva infatti a 7 milioni di auto.
L'indebitamento netto industriale del gruppo Fiat al 31 marzo è pari a 10 miliardi, in crescita di 0,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (rideterminato a seguito dell'applicazione retroattiva dell'Ifrs 11) escludendo gli effetti dell'acquisizione del residuo 41,5% del capitale di Chrysler detenuto dal Veba (2,7 miliardi di euro). La liquidità disponibile complessiva è pari a 20,8 miliardi di euro (incluse linee di credito non utilizzate per 3 miliardi di euro) a fronte di 22,7 miliardi di euro alla fine del 2013.
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