Rcs "ha aperto da qualche settimana un tavolo" sul debito con le banche. E' quanto afferma interpellato dall'ANSA su notizie di stampa al riguardo l'ad Pietro Scott Jovane, precisando che "l'aumento di capitale supplementare assolutamente non è previsto" e la trattativa è solo sul "costo del debito". E la società, sottolinea, sta rinegoziando il debito con le banche "perché i risultati ci permettono di farlo". Rispondete a sollecitazioni in tal senso di Della Valle? "Non lo stiamo facendo assolutamente per quello", "che poi se questo sia a lui gradito, ben venga" - dice -. Noi lo stiamo facendo per la società".
Anche il presidente di Exor ha spiegato che "non c'è assolutamente a mia conoscenza il bisogno di aumentare ancora il capitale di Rcs". Quanto alla partecipazione Fiat "non c'è assolutamente alcun dibattito con Marchionne. La vediamo allo stesso modo anche su questo". Nessuna tregua poi con il patron della Tod's: "Non ho avuto nessun incontro con Della Valle. Della Valle è una persona pratica, che guarda al sodo, evidentemente si è reso conto che le sue preoccupazioni erano infondate e che il valore del suo investimento in Rcs è molto aumentato", ha aggiunto.
Per Elkann "l'incremento della quota di Cairo in Rcs è positivo, vuol dire che crede nella società, pensa che sia ben gestita". Così John Elkann, presidente di Exor. "Fiat ha sottoscritto l'aumento di capitale Rcs perché era l'unico modo per non farla fallire. Può essere ben gestita". Elkann ha anche detto che "non c'è assolutamente a mia conoscenza il bisogno di aumentare ancora il capitale di Rcs".
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