Dopo il rally sul risultato elettorale, Piazza Affari si è presa una pausa ed è stata di qualche frazione la peggiore delle Borse europee: l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,42%, l'Ftse All share in ribasso dello 0,29% a quota 22.741. Nel paniere principale la contrazione più evidente è stata accusata da Finmeccanica, che ha ceduto il 2,15% a 5,9 euro dopo un report negativo di Bank of America-Merrill Lynch. Debole anche Autogrill (-1,7%) e nel settore bancario Ubi ha ceduto l'1,9%. Vendite anche su Telecom Italia (-1,3%) mentre all'opposto Fiat ha passato una giornata in rialzo, chiudendo in crescita dell'1,1% a 7,7 euro. Positivi nel credito Mps e Banco popolare (+0,7%), Bper (+0,9%) e Medioanum, salita dell'1,1%. Meglio ha fatto Bpm (+2,4%) con la conclusione in anticipo dell'offerta dei diritti inoptati. Fuori dal settore bancario bene Atlantia (+2%) ma soprattutto ottima giornata per Mediaset sull'attesa per il dossier pay tv e un report positivo di Berenberg: il titolo è stato il migliore tra quelli a elevata capitalizzazione ed è salito del 2,49% finale a 3,62 euro.
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in leggero rialzo a 161 punti base dai 156 di ieri, col tasso al 2,99%. Il differenziale della Spagna segna 149 punti base col rendimento dei Bonos al 2,88%.
Asia contrastata, bene Tokyo, cauta Shanghai - Seduta contrastata tra i mercati asiatici. Tokyo si porta in rialzo dello 0,23% dopo la buona seduta ieri per i mercati europei, mentre altrove prevale la prudenza con Hong Kong in calo dello 0,24 e Shanghai dello 0,34%, anche dopo i segnali di Pechino sulla disponibilità a sostenere l'economia. I mercati europei sono visti contrastati in avvio, con i future su Londra in rialzo dello 0,42% e quelli su Parigi in flessione dello 0,20% (-0,12% il future sull'Euro Stoxx).