Dopo 19 giorni di vacatio la poltrona di Mister Fisco è passata a una donna: Rossella Orlandi Capo della direzione regionale delle Entrate del Piemonte, 57 anni, un passato alla direzione regionale della Toscana e una importante esperienza come ''numero due'' dell'accertamento, la direzione centrale del fisco dedicata alla lotta all'evasione. La scelta della nuova guida del braccio operativo del fisco italiano arriva insieme ad una raffica di nomine di grande importanza.
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Per la Consob il governo indica, dopo una lunga vacatio, anche il terzo membro: anche in questo caso una donna, Anna Genovese. Nuovi vertici anche per l'Enit (Cristiano Radaelli) mentre insieme a Raffaele Cantone viene completata la squadra della nuova autorità anticorruzione (Michele Corradino, Francesco Merloni, Ida Angela Nicotra e Nicoletta Parisi).
Il nome della Orlandi, la nuova lady fisco, è sempre stato nella rosa dei possibili successori di Attilio Befera anche se il suo vice, Marco di Capua, per diversi giorni è stato il nome più accreditato. Poi qualcosa è cambiato. Il 26 maggio dopo l'addio di Befera, l'Agenzia delle Entrate, cioè l'ente da cui dipende il recupero del gettito (solo 120 miliardi sono le tasse evase) è rimasta acefala. A svolgere l'ordinaria amministrazione è rimasto Marco Di Capua, molto stimato, incaricato di gestire il lavoro a stretto contatto con il Tesoro. Ma quando il suo nome non è uscito dal primo consiglio dei ministri dopo l'addio di Befera, si è capito che la sua posizione si era indebolita. Secondo diverse ricostruzioni, sulla successione alla direzione delle Entrate si era innescato un braccio di ferro fra il premier Matteo Renzi e il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Quest'ultimo - sempre secondo queste ricostruzioni - avrebbe sostenuto Di Capua nel segno della continuità della gestione Befera. Renzi al contrario avrebbe voluto un cambiamento, dare un segnale di novità. Più di una volta il premier aveva contestato il metodo dei blitz stile Cortina (per cui Befera è diventato famoso in tutta Italia). Il nome dell'Orlandi è sempre stato associato a Renzi (entrambi sono Toscani entrambi laureati in giurisprudenza all'Università di Firenze) e da ultimo si è saputo che a tifare per lei c'era anche Vincenzo Visco l'ex ministro delle Finanze e dell'Economia di diversi governi del centrosinistra che proprio ieri ha detto senza mezzi termini: "un governo di destra ha organizzato l'amministrazione finanziaria piu' repressiva, non a caso ci sono tutti questi ufficiali della Guardia della Finanza nell' amministrazione". Sulla scelta della Orlandi e sull'oscurarsi del nome di Di Capua, ex ufficiale della Guardia di Finanza, hanno pesato il fatto di essere un ex ufficiale della Guardia di Finanza. Un corpo che le inchieste sul Mose sta mettendo in crisi con il coinvolgimento del generale della Gdf Emilio Spaziante e di Marco Milanese, due nomi che alcuni ambienti del Pd ma anche alcune ricostruzioni giornalistiche davano come vicine a Di Capua
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